MESSINA. Sulle spese per la manutenzione della linea tranviaria dal 2002 al 2013 e su presunte irregolarità nei bilanci dell'Atm il sindacato Orsa si rivolge alla Procura. L'organizzazione autonoma ha presentato un esposto alla magistratura in cui presenta una serie di accuse sugli ultimi dodici anni di gestione all'azienda trasporti.
«Dal 2002 al 2013 - si legge negli atti firmati dal segretario provinciale dell'Orsa Trasporti Michele Barresi - la linea tranviaria è affidata con delibera della giunta comunale in solo comodato d'uso all'Atm ma tuttavia annualmente inserisce gli oneri di gestione e manutenzione (circa 1,1 milioni di euro l'anno) a proprio carico nei bilanci aggravandone la situazione economico-finanziaria fino all'orlo del fallimento. Ben sette vetture tranviarie che sono di proprietà comunale e solo in comodato d'uso all'Atm - prosegue Barresi - vengono dal 2008 in poi cannibalizzate per sottrarre pezzi di ricambio per manutenzionare i restanti mezzi». L'Orsa denuncia un danno al patrimonio pubblico e chiede alla procura di verificare eventuali responsabilità di chi ha disposto la progressiva «cannibalizzazione» delle vetture oggi ridotte a catorci e rese inutilizzabili e chiede in merito agli oneri delle attività di manutenzione tramviaria di verificare la regolarità dei bilanci Atm dal 2008 al 2013.
Le spese per la manutenzione della tranvia sono così ripartite: 47.036 euro per manutenzione e riparazione tram, 513.120 euro manutenzione della linea tram (a opera della ditta Ventura; 526.072 per manutenzione Impianti e armamento tram; 5770 euro per manutenzione vetture tram (a opera ditta Alstom); 16.995 euro costi diversi tram (Ustif). «Ci risulta - scrive Barresi al tribunale - che dall'anno 2008 ben 5 vetture 01T- 02T- 03T- 07T -15T siano state fermate e rese totalmente inutilizzabili e di queste ben due (01T- 15T) abbiano circolato solo per il primo biennio. Successivamente dal 2011 al 2013 ci risulta siano state fermate anche altre 2 vetture (04T – 08T) destinate ad analoga sorte. Tutto ciò è palesato dalla carenza attuale di vetture in servizio dal 2013 ad oggi - prosegue l'esposto - che si attesta ad un massimo di 7 mezzi giornalieri con una media di 6. Le vetture ancora sopravvissute alla «cannibalizzazione» ci risulta siano 8 anche se non tutte utilizzabili (05T – 06T -09T -10T – 11T – 12T – 13T – 14T . Nelle officine tranviarie dell'Atm sono visionabili le vetture cannibalizzate negli anni ridotte ormai a carcasse e di cui in alcuni casi rimangono solo le scocche esterne. Si evidenzia - continua Barresi - come le vetture siano state acquistate con finanziamenti pubblici al costo di circa 1,5 milioni di euro cadauna». Il commissario dell'ente ai trasporti, Domenico Manna, che in un periodo tra il 2008 e il 2012 è stato anche in carica al vertice dell'Atm sotto la sindacatura Buzzanca replica così: «Ogni affermazione dovrà essere provata, ho piena fiducia nel precedente direttore di esercizio della tranvia come nell'attuale perché hanno dimostrato di essere delle persone serie e competenti e che tra enormi difficoltà, in particolare finanziarie, sono riuscite a portare avanti il servizio; loro due hanno tutta la mia solidarietà - risponde Manna - ritengo che l'esposto dell'Orsa sia pleonastico perché la procura come la Guardia di Finanza e la Corte dei Conti hanno già avviato inchieste e hanno tutta la documentazione necessaria da tempo, non riesco a capire quali novità l'Orsa voglia sottolineare se non farsi pubblicità, sui bilanci ci sono delle inchieste in corso, sulla cannibalizzazione nessuno l'ha mai disposta ma se uno non ha fondi e ha due macchine uguali e una è rotta cosa dovrebbe fare?».
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