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Mistretta, meno corse e nuovi orari del bus Esplode la protesta di studenti e pendolari

MISTRETTA. Meno corse e nuovi orari con partenze anticipate per ridurre i costi del servizio. Si difende la ditta Interbus che si dice costretta a tagliare i costi per mantenere il servizio. Ma pendolari e studenti protestano. E a firma dei genitori degli alunni che si servono dei pullman che collegano Mistretta con Santo Stefano di Camastra, è stata diretta una comunicazione di protesta alla ditta di trasporto Interbus di Enna per le modifiche agli orari che la stessa ha apportato, entrate in vigore da lunedì.
Rilevano i genitori che l'anticipo della partenza da Santo Stefano di Camastra alle 7,20 del mattino anzichè alle 7,30 creerà un grave disagio per chi arriva con il treno da Palermo alle 7,27 e non può servirsi del pullman per Mistretta, senza contare il fatto che gli studenti che frequentano le scuole di Mistretta (Liceo Classico e liceo scientifico) devono partire prima per poi attendere l'entrata nelle scuole che trovano chiuse.
Lo stesso per chi deve recarsi negli uffici e all’ospedale. L'eliminazione poi del servizio del pullman delle 12,30 da Mistretta per Santo Stefano di Camastra comporterà un disagio, sia per gli studenti, che escono da scuola alle 12,30 e quanti si servono dei treni. Devono attendere fino alle 14,50 per utilizzare la corsa successiva. Assolutamente inspiegabili poi le 2 corse delle 12,30 (lunedì e mercoledì) che si concluderanno a Reitano.
Del problema sono stati interessati i sindaci di Mistretta, Santo Stefano di Camastra e Reitano per la soluzione del problema prospettato che creerà,ove non venissero accolte le richieste rilevate, tanto disagio e malcontento non solo fra gli studenti, ma anche fra quanti si servono dei mezzi pubblici di trasporto.
Interpellato il responsabile degli orari della ditta Interbus di Enna, Mario Nicosia, così si è espresso sul problema: «Quanto è stato fatto, ossia le piccole modifiche degli orari e la riduzione di corse, è dovuto ad esigenze prettamente economiche, dal momento che la Regione ha limitato al massimo i contributi e le sovvenzioni ed ,oltre tutto, il movimento dei passeggeri è molto ridotto. Dal giorno 3 marzo scorso gli orari sono quelli nuovi ed indicati nella lettera inviata da parte dei viaggiatori. Il cambiamento non è dovuto a nostra cattiva volontà o per non venire incontro all'utenza, bensì per il risparmio che la nostra ditta può avere e limitare, così, il disavanzo che il servizio comporta, dovendo andare incontro a spese superiori per il personale».

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