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Le due strade della discordia Soluzione lontana a Gioiosa

GIOIOSA MAREA. «Si faccia un ulteriore tentativo di accordo nella vertenza riguardante le vie Piemonte e Liguria che collegano il quartiere Favara con la strada di sviluppo agricolo Gioiosa Marea-San Francesco; si trovi una soluzione nell'interesse di tutti, ma soprattutto dei cittadini». È questo l'auspicio di Basilio Lembo Luscari, capogruppo di maggioranza, che ha rivolto un invito al sindaco Eduardo Spinella, «perchè contatti il signor Francesco La Galia, uno dei proprietari del terreno in cui furono realizzate queste strade, che ha ottenuto dal Tar una sentenza esecutiva». L'invito è stato formulato nel corso del consiglio comunale, convocato per fare il punto della situazione e per permettere ai consiglieri di esprimere la loro opinione su una vicenda risalente agli anni 1979/1980; in quel periodo, il Comune, a seguito di una cessione volontaria di aree, formalizzata in alcune scritture private, realizzò due strade e poi anche marciapiedi e le opere di urbanizzazione, senza che, però, disponesse alcun decreto di occupazione. Nel febbraio 2002, il signor Francesco La Galia, uno dei proprietari dei terreni interessati dalle due strade, ha avuto riconosciute le due ragioni dal Tar. E dopo una battaglia giudiziaria è stato stabilito che il risarcimento del danno ammonterebbe a circa 200.000 euro a cui bisognerebbe aggiungere le somme per la riduzione in pristino, stimati in circa 250.000 euro; una soluzione che, dal punto di vista economico, sarebbe di gran lunga più conveniente rispetto a quella dell'acquisizione delle aree da parte del Comune. Con questi presupposti, visti i conclamati tagli a livello nazionale e regionale, se ne può desumere che sono a rischio le risorse per i servizi essenziali.

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