SANT'AGATA DI MILITELLO. All’incontro odierno che i rappresentanti sindacali provinciali del settore ospedaliero avranno con il commissario straordinario dell’ASP di Messina, Giovanni Migliore, saranno presenti anche delegati sindacali territoriali dell’ospedale di Sant’Agata Militello,che richiederanno una riunione successiva per verificare insieme i provvedimenti previsti dalla rimodulazione della rete ospedaliera territoriale inserita nel piano sanitario regionale, la cui bozza è stata presentata lunedì nella sede dell’ASP dall’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino. I sindacato zonale Cisl di Sant’Agata, Capo d’Orlando, Santo Stefano di Camastra, con il comunicato sottoscritto dai segretari Turuzzo Miceli, Alfonsa Franchina, Gino Longhitano avevano dichiarato di essere rassicurati dalle dichiarazione dell’assessore Borsellino, di istituire il presidio di ospedali riuniti di Sant’Agata Militello e di Mistretta, ma al tempo stesso non arretrano nelle loro richieste per il potenziamento dei servizi del nosocomio con il reparto di cardiologia che andrebbe adeguatamente potenziato in più reparti medici complementari , giustificando la presenza dell’Utin, unità di terapia intensiva neonatale, con posti letto dell’Utic, unità terapia intensiva coronarica,e del reparto di rianimazione con almeno due posti letto attrezzati per i pazienti dopo intervento operatorio, ed in attesa di trasferimenti in altre strutture ospedaliere. “Un ospedale attrezzato per affrontare le emergenze gravi, come quelle registrate in questi primi due mesi del 2014, con numerosi infartuati di persone d’età inferiore ai 40 anni , deve disporre dei servizi di terapia intensiva cardiologica, del laboratorio di emodinamica coronarografia, e dell’ausilio della risonanza magnetica, altrimenti tutto si declassa ad ambulatorio” dichiara il medico specialista del reparto di cardiologia, Salvatore Oriti, che non guarda ai 171 posti letti assegnati dal nuovo piano sanitario regionale agli ospedali riuniti Sant’Agata–Mistretta, ma piuttosto si preoccupa di garantire con prestazione mediche specialistiche adeguate a pazienti ed ammalati “acuti”, ricordando l’assenza di un laboratorio di Emodinamica in tutta la fascia Tirrenica provinciale dall’ospedale di Cefalù al “Papardo” diMessina , una situazione , oggi , inaccettabile. “ Si richiedono più posti per i pazienti di lunga degenza per liberare i posti destinati a quelli dell’emergenza, e non chiediamo la riattivazione del reparto di unità complessa di neurologia, un lusso non più consentito, ma la richiesta si limita alle cose più importanti come quella di valorizzare l’importante reparto di pronto soccorso con vicino un laboratorio analisi adeguato, affiancato a quello della radiologia”, afferma lo specialista neurologo Franco Di Maria , elencando le esigenze essenziali di un ospedale territoriale a servizio di oltre centomila residenti.
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