MESSINA. Il "Barone Romeo" passando da 131 a 136 incrementa la disponibilità dei posti letto. Da registrare altresì l'accorpamento fra oculistica e otorino che cosi diventa unità complessa anche se ha disposizione un solo posto letto di day hospital. Confermate, invece le anticipazioni negative, diffuse dall’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino nella sua visita effettuata lo scorso mese di gennaio, quando aveva preannunciato il trasferimento dei reparti di lungodegenza e riabilitazione ai due ospedali accorpati di Mistretta e Sant'Agata di Militello. Abbastanza controversa rimane infine la preventivata introduzione dell'emodinamica, in quanto nella bozza illustrata allora dallo stesso assessore era prevista, peraltro confermata da voci ufficiose proveniente da Palermo, mentre dalla bozza discussa nei giorni scorsi a Messina al momento non è prevista. Sono questi i punti portanti della bozza esitata, anche se ancora non resa ufficiale, durante l'apposita riunione e che adesso dovrà essere sottoposta all'attenzione della Giunta Regionale per l'approvazione nel più breve tempo possibile.
Ed è proprio sul fatto che ancora a distanza di giorni non si conosce ufficialmente il contenuto, si registra la reazione dei sindacati. "Noi non siamo stati per niente inseriti non solo nel contesto della riunione ma addirittura esclusi della sesta commissione regionale che si occupa della sanità a conferma di un ulteriore atto di ostilità nei nostri confronti, pur rappresentando una consistente fascia sociale - dice Pippo Calapai della Uil -. Per quanto riguarda il presidio pattese, se da un lato sono aumentati addirittura i posti letto dall'altro se non viene introdotta l'emodinamica siamo in presenza di un depotenziamento della struttura, in quanto da una prima analisi, oltre al preventivato trasferimento di lungodegenza e riabilitazione, si ha una riduzione del reparto di otorino che fornirà prestazione solo a carattere ambulatoriale", prosegue Calapai in sintonia con il rappresentante interno al Barone Romeo, Placido Salvo. Dunque il presidio ospedaliero sarà adesso indipendente anche se tutto sommato sembra mantenere il ruolo di ospedale come punto di riferimento per tutto il suo vasto comprensorio.
Ecco in dettaglio la sua composizione reparto per reparto: Cardiologia 14 posti letto più due di day hospital; Chirurgia Generale 12+2; Chirurgia Vascolare 8 più 2; Geriatria 10+2; Medicina Generale14 +2; Ortopedia e Traumatologia 10+2; Ostetricia 12 +2; Rianimazione 8; Pediatria +Neonatologia 12+2; Oculista e Otorino 1; Psichiatria12; Terapia sub intensiva 4. Sono tutte strutture complesse tranne ortopedia e traumatologia. (*cafe*)
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