MESSINA. Ventimila occupati in meno dal 2008 al 2013 nella nostra provincia: è il dato Istat messo al centro del dibattito Cgil che ieri mattina nel Salone della Borsa della Camera di Commercio ha aperto il Sesto congresso provinciale dove il segretario Lillo Oceano ha reso nota la sua relazione dal titolo "Il Lavoro decide il futuro". Secondo i dati Istat rielaborati dall’Ufficio studi della Cgil di Messina dal 2008 al 2013 Messina perde 20.000 occupati con un forte calo del tasso di occupazione nella popolazione attiva che passa dal già basso 45,9% al 41,5% (-4,4%). Drammatica la condizione giovanile che nella fascia 18-29 passa dal 31,5% del 2008 al 20,3% del 2013, meno -11,2%.
“Un vero e proprio disastro, certamente determinato dalla crisi ma che trova origine anche nella forte precarizzazione del lavoro - ha commentato Oceano - se il governo è quello delle autorità monetarie e non della politica non andremo da nessuna parte, bisogna provare a ricostruire sviluppo perché abbiamo delle risorse che sono nostre, le risorse naturali, ambientali, il patrimonio archeologico, culturale, le nostre produzioni agricole, insieme all'Università e al Cnr possiamo produrre una serie di filiere produttive, possiamo produrre materiali contro il forte rischio sismico e il dissesto idrogeologico come fatto in Giappone, utilizziamo la Forestale su questi fronti".
I lavori sono stati aperti dal video della commemorazione dell’eccidio del 7 marzo del 1947 davanti alla Prefettura quando tre lavoratori vennero uccisi durante una protesta e sono proseguiti con la relazione di Oceano. I settori da cui ripartire per la Cgil sono quelli della nautica, della carpenteria per l’edilizia e i laterizi, fino alla meccanica, alle industrie pesanti al tessile prima eccellenza e ormai praticamente scomparso nella zona Nebroidea. Il turismo, l’edilizia soprattutto pubblica con l’incremento in un anno del ricorso alla cassa integrazione del 400%, il settore delle pulizie del pubblico, le caserme, le scuole, gli uffici pubblici, il commercio, fino al nodo del sistema di raccolta e smaltimento rifiuti, la vertenza dello Stretto e il il taglio dei treni da parte di Fs e il caso Blueferries e ora Caronte&Tourist.
Oltre al lavoro, la relazione di Oceano ha toccato anche l’aspetto della vivibilità della provincia e non ha risparmiato stoccate all’indirizzo della politica e dei vertici delle principali istituzioni. Alla prima giornata di congresso era presente il segretario della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro che ha dichiarato: "La situazione di Messina non è distante dalle altre realtà siciliane, se negli anni della crisi in questa provincia si perdono 20mila posti in Sicilia sono 186mila, ci sono i fondi europei della nuova programmazione ma servono risorse aggiuntive, bisogna avviare una seria lotta all'evasione fiscale e al lavoro nero". I lavori del Congresso proseguiranno oggi con la tavola rotonda dedicata alle donne, in occasione dell’8 marzo, sul tema della libertà di scelta circa la maternità dove parleranno il primario di ginecologia del Policlinico Triolo e l’ex vice sindaco Enza Sofo. L’intervento del segretario nazionale Vincenzo Scudiere anticiperà l’elezione del direttivo e del segretario che vedrà la riconferma di Oceano.
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