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Il Comune di S. Stefano di Camastra taglia i costi e vende gli immobili per ridurre le spese

S. STEFANO DI CAMASTRA. A Santo Stefano di Camastra il Comune censisce gli immobili di sua proprietà, con l’obiettivo di una gestione più razionale ed efficiente. Con delibera della giunta, guidata dal sindaco Francesco Re, è stato approvato, infatti, l’elenco aggiornato dei beni “suscettibili di alienazione e/o valorizzazione”, selezionati tra quelli non adibiti a funzioni istituzionali. Una quindicina quelli schedati: alcuni già individuati negli anni scorsi e altri inseriti successivamente, con possibilità di indicare una nuova destinazione d’uso, che scatta automaticamente con l’approvazione del Piano, come se si trattasse di una variante urbanistica. Il Comune potrà venderli o recuperarli e utilizzarli al meglio, oppure farli confluire in un fondo di investimento immobiliare, o l’Ente stesso promuoverne la costituzione. Il Piano, come viene sottolineato nella delibera, “punta ad una migliore economicità nell’impiego dei cespiti immobiliari, con positivi effetti sul bilancio anche per il rispetto del patto di stabilità interno. Era già stato adottato nel 2013, ma ora viene aggiornato e allegato al bilancio di previsione del 2014.
In cima all’elenco figura un edificio con dodici alloggi di edilizia residenziale popolare, in contrada Bucalino, che il Comune ha acquisito nel 2013 dall’Agenzia del Demanio e che adesso vorrebbe dismettere, con la vendita agli inquilini. Non ci sarà cambio di destinazione d’uso e il complesso rimarrà utilizzato a scopo residenziale. Nel Piano sono state comprese anche due scuole: l’elementare «Maria Gomez», fabbricato a due elevazioni, e la materna «Favatà», ad un piano, entrambe non più adibite ad edilizia per studenti. In questo caso, il Comune ha deciso di valorizzare gli edifici e di non dismetterli.
Da recuperare pure la sede della Compagnia dei carabinieri e alcuni locali di pertinenza. Non è prevista una riclassificazione urbanistica, quindi nessuna variante. L’intera area verrà valorizzata e utilizzata per altri scopi. Nell’elenco c’è anche un immobile realizzato abusivamente e acquisito dal Comune nel 2008, ubicato in via Buttitta, senza infissi e rifiniture. Classificato come sottotetto non abitabile, sarà presumibilmente destinato alla vendita.
Un altro edificio, in via Palazzo, nel centro storico, adibito a sede degli uffici comunali, fa parte di un’operazione immobiliare, un ampio progetto di costruzione e gestione nell’ambito del piano portuale e di rilancio dell’economia turistica. Sarà, quindi, trasformato in struttura ricettiva. Ma al momento, è indisponibile.
La delibera sul censimento si può visionare sul sito www.santostefanodicamastra.comune.me.it o presso gli uffici tecnici.

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