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Patti, avvocati in rivolta contro l’Agenzia delle Entrate

PATTI. Fare di tutto affinchè l'Ufficio Territoriale dell'Agenzia delle Entrate di Patti non venga chiuso. E' l'impegno e l'"esortazione" del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Patti, presieduto da Elio Leone Aquino, che in una nota contesta la decisione di sopprimere l'agenzia pattese, nell'ambito di un riordino degli assetti organizzativi, finalizzato ad una riduzione del numero di strutture territoriali. "E' necessaria - sottolinea Aquino - un'azione sinergica, se si vuole evitare la soppressione, che dovrebbe diventare operativa dal prossimo mese di ottobre". Si tratta di una questione che più volte è stata oggetto di discussione e prese di posizione che, evidentemente, non sono bastate per evitare la paventata chiusura che ora sembra prossima a materializzarsi. "Patti - scrive il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Patti - è la quarta città della provincia di Messina, sede di tribunale (avente giurisdizione su 56 comuni), cui di recente sono stati accorpati il tribunale di Mistretta e la sede staccata di Sant'Agata Militello; è ancora sede del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, del Consiglio dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili (anch'esso più volte intervenuto sulla questione al fine di "salvare" l'ufficio) e del Distretto Notarile". Basterebbe già questo per mantenere l'Agenzia delle Entrate a Patti, cui aggiungere il dato evidente che "a seguito dei disposti accorpamenti - prosegue il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati - il lavoro della sede locale delle Agenzie delle Entrate è aumentato del 12° per cento, mentre, di converso, si è verificata una significativa contrazione negli altri uffici non interessati, almeno per l'anno in corso, alla chiusura". "A fronte della oppressione dell'ufficio di Patti - evidenzia il segretario del Consiglio del'Ordine Carmelo Pirri - non si riesce a cogliere il senso del mantenimento di uffici in comuni distanti tra loro meno di dieci chilometri. Appare assolutamente illogica e non giustificata da concrete motivazioni la decisione di sopprimere una sede il cui edificio è stato costruito su richiesta dell'Amministrazione Finanziaria e secondo le esigenze della medesima".
Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati invita, pertanto, l'amministrazione comunale e tutte le autorità interessate, "a porre in essere tutte le iniziative necessarie a scongiurare la chiusura" e dà mandato al presidente "di porre in essere tutti gli atti ritenuti utili ed opportuni.

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