MESSINA. Torna libero il commercialista Stefano Galletti che lo scorso 19 marzo era finito ai domiciliari nell'ambito della seconda tranche dell'inchiesta sulla formazione professionale. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame che ha annullato l'ordinanza del gip disponendo la revocata del provvedimento. Il Tribunale (Maria Militello presidente, componenti Tiziana Leanza e Miraglia) sciogliendo la riserva dopo aver ascoltato le ragioni dell'accusa e della difesa, hanno dichiarato la nullità dell'ordinanza. Nel provvedimento non sono state indicate le esigenze cautelari. Accolto il ricorso presentato dagli avvocati Isabella Barone e Salvatore Versaci che avevano sostenuto l'inesistenza della gravità indiziaria nei confronti del loro assistito, con particolare riferimento a tutti i capi d'imputazione contestati. Gli avvocati avevano anche evidenziato profili di nullità dell'ordinanza di custodia cautelare sostenendo l'inesistenza delle esigenze cautelari. Nei confronti di Galletti la procura contesta i reati di associazione, peculato e truffa. Le vicende che lo riguardano in particolare si riferiscono alle società Sicilia Service e Trinacria 2001. Nel corso dell'interrogatorio davanti al gip Giovanni De Marco il professionista si era difeso respingendo gli addebiti sostenendo la regolarità del suo comportamento professionali. Non è il primo "scossone" per l'impianto accusatoria, già la scorsa settimana i giudici avevano rimesso in libertà un altro dei quattro indagati finiti agli arresti domiciliari. Si tratta di Domenico Fazio, fra i primi a presentare il ricorso al Riesame, i giudici avevano affievolito la misura disponendo il divieto di dimora nel Comune di Messina. Le. Ba.
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