MESSINA. Finisce alla Corte dei conti la vertenza sul secondo palazzo di giustizia. Secondo un esposto, approntato da un gruppo di avvocati e lavoratori capitanati dall'avvocato giuslavorista Aurora Notarianni, potrebbe ravvisarsi il danno erariale nella mancata decisione sulla localizzazione della sede. Il Comune infatti paga ogni anno per gli affitti degli stabili necessari ad ospitare tutti gli uffici giudiziari divisi su più sedi oltre due milioni di euro. Tutto questo quando invece ci sono a disposizione 17 milioni stanziati dallo Stato per la costruzione di una nuova struttura. La diatriba va avanti da anni. Da un lato l'ordine degli avvocati e parte della magistratura, che vorrebbero il satellite accanto alla sede principale e quindi nell'attuale casa dello studente di via Cesare Battisti, occupata dal movimento Pinelli e pronta ad essere adeguata alle esigenze degli studenti, dall'altro l'avvocato Notarianni e chi la segue, che vorrebbero che il secondo palazzo di giustizia sorga all'interno dell'ex ospedale Margherita in tre edifici. L'ARTICOLO COMPLETO SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI.
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