MESSINA. Manlio Magistri ritornerà a guidare l'Asp 5 di Messina. Il Tar di Catania ha accolto la domanda di sospensione presentata dall'ex manager mamertino contro i decreti dell'assessore regionale alla Sanità del gennaio scorso che disponevano la revoca dell'incarico di commissario straordinario dell'azienda. Al posto di Magistri l'assessorato regionale alla Sanità aveva nominato prima Giovanni Migliore e successivamente Gaetano Sirna che ancora non si era nemmeno insediato.
Ieri il noto medico milazzese ha spiegato le ragioni dei giudici: "Sono stato reintegrato nelle funzioni di commissario straordinario, delle quali, in violazione di qualsiasi garanzia procedimentale e con motivazioni che sono state riconosciute dagli stessi giudici amministrativi sostanzialmente insussistenti, ero stato illegittimamente privato". E, da quello che hanno scritto i giudici "lo stesso provvedimento riconosce il carattere illegittimo e vessatorio del provvedimento adottato in mio danno senza che mi fosse in alcun modo concesso il diritto di difesa a fronte delle pesanti ed infondate accuse anche di carattere personale rivoltemi dal presidente Crocetta e dall'assessore Borsellino che mai prima di quel momento avevano avuto da contestare alcunché al Sottoscritto". Per il medico milazzese, infatti, "dopo la vicenda relativa alla soppressione del punto nascita di Barcellona P.G., per la quale i giudici amministrativi hanno sancito l'assoluta legittimità dei provvedimenti adottati, viene ancora una volta affermata la sostanziale infondatezza delle decisioni assunte nei miei confronti dall'Assessore Borsellino le quali non hanno fatto altro che creare in questi mesi una situazione diffusa di caos istituzionale nella "governance" dell'ASP Messina con conseguenti disservizi per l'utenza". Secondo i legali di Magistri "il provvedimento del TAR Catania rappresenta peraltro un parziale ristoro degli enormi danni alla mia immagine di professionista senza alcuna plausibile giustificazione vituperata dagli attacchi personali del presidente Crocetta nei confronti di Magistri e, per questo lo stesso si sta già tutelando dinnanzi alle opportuni sedi giudiziarie".
A conclusione il medico milazzese scrive: "E' chiaro che a questo punto la battaglia di legalità avviata dal sottoscritto a tutela della propria immagine e della propria professionalità proseguirà fin quando non verrà definitivamente accertata nelle opportune sedi giurisdizionali l'altrettanto palese illegittimità della procedura di selezione dei manager avviata mesi or sono da questo Governo Regionale, ed a seguito della quale, pur avendone pieno titolo in quanto in possesso senza timore di smentita di uno dei migliori curriculum tra i manager sanitari esaminati, sono stato senza alcuna plausibile motivazione escluso dall'elenco degli idonei alla nomina di direttore generale delle Aziende Sanitarie Siciliane".
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