PATTI. Nascono due Aod, aree omogenee distrettuali, nell'ambito dello stesso distretto socio sanitario D30 che comprende 14 comuni. Brolo, Gioiosa Marea, Librizzi, Montagnareale, Oliveri, Piraino e San Piero Patti, rimangono con il Comune Capofila di Patti, che tra l'altro resta sempre il punto centrale di riferimento, mentre per quanto riguarda l'altro, il centro capofila diventa Sant'Angelo di Brolo, a cui hanno aderito, Ficarra, Ucria, Sinagra, Floresta e Raccuia. E' questo ciò che è emerso al termine di una conferenza svoltasi nella sala di rappresentanza di piazza Mario Sciacca, dove i sindaci di comune accordo hanno stabilito di dare vita a queste due aree distrettuali. Sul perché di questa divisione lo spiegano in perfetta sintonia, Basilio Caruso e Basilio Ridolfo, da un lato e Mauro Aquino dall'altro, rispettivamente primi cittadini di Sant'Angelo di Brolo, Ficarra e Patti.
"Si è concluso -spiega Aquino - il percorso di costituzione di queste aree con il loro raddoppio, in modo da consentire agli organismi del distretto di essere più vicini al territorio e quindi dare risposte più rapide e mirate a quelle che sono le esigenze degli anziani, dei disabili e dell'infanzia. Nello stesso tempo si passerà a breve all'approvazione del piano di zona per il triennio 2014-2016 con l'inizio della nuova programmazione. Sul perché di questa divisione - conclude Aquino - tengo a precisare che non si tratta di una scissione, ma un modo per renderlo più efficiente, visto anche la notevole distanza con diversi comuni dell'area nebroidea. Il tutto avente come obiettivo quello di poter fornire agli utenti finali risposte più incisive, rapide, finalizzate a lenire le difficoltà in cui versano fasce sempre crescenti della popolazione".
Sullo stesso tenore le dichiarazioni di Caruso e Ridolfo. "Anche noi teniamo a precisare - dicono - che si tratta di un organismo che si affianca a quello esistente rimanendo a far parte del Distretto D30 di Patti , Comune capofila. Questa divisione mira ad ottenere un raddoppio degli uffici, in quanto quello pattese si occuperà del suo bacino di utenza, mentre l'altro che sarà costituito a Sant'Angelo si occuperà dell'altra porzione del territorio. Di conseguenza i cittadini avranno sicuramente dedicata una maggiore attenzione dal punto di vista della struttura, in primis dal lato burocratico. In ogni caso fermo restando -concludono i due sindaci - che le risorse saranno distribuite in proporzione al numero degli abitanti, in concreto non cambia nulla, perché rimaniamo sempre nel Distretto D30 di Patti, ma solo il formarsi di una gestione, più snella, vivace e rapida, con l'obiettivo primario di essere più vicina ai territori".
Caricamento commenti
Commenta la notizia