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Patti, il Comune dichiara guerra ai branchi di cani randagi

PATTI. Scattata con l'accalappiamento di due cani, la lotta al randagismo messa in atto dal Comune. Nello stesso tempo sono stati individuati tutti gli accorgimenti da adottare perché il successivo accesso sia più "fruttuoso". E' questo il risultato della prima operazione scattata nella vasta area di via Papa Giovanni, negli ex stabilimenti della Ceramica Caleca, riguardante l'impegno preso dall'amministrazione comunale contro il randagismo e per la sicurezza dei cittadini, coordinata con l'apporto degli uomini della Polizia Municipale e dalle associazioni animaliste, in primis quella presieduta da Daniela Faranda con la collaborazione di Serena Bevacqua e "Aimacive" di Marina Aurora Furnari, "Animali Siciliani e Ambiente". "E' un controllo del territorio - spiega il sindaco Mauro Aquino - che si è reso necessario da un riacutizzarsi del fenomeno e che ha le sue radici nella inciviltà di alcuni che abbandonano i cuccioli per strada creando situazione di disagio e potenziale pericolo per i cittadini. I randagi che verranno presi, saranno microchippati, ricoverati temporaneamente presso strutture autorizzate, sterilizzati a cura dell'Asp e successivamente riammessi sul territorio”. Subito dopo Pasqua partirà una campagna di informazione e sensibilizzazione, dopo di che con l'ausilio di mezzi tecnici di cui è stato dotato il corpo dei vigili urbani, scatteranno controlli serrati per colpire i trasgressori. Al momento sono segnalati due branchi, otto i randagi individuati presso l'area di Via Papa Giovanni, mentre l'altro si presume composto da cinque unità nella frazione di Case Nuove Russo. Per fortuna fino ad oggi non si sono verificati problemi per le persone, ma è chiaro che bisogna essere attenti e vigili per evitare che da un pericolo potenziale si possa passare ad uno attuale. Ca.Fe.

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