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Ordinanza divieto di balneazione da Larderia fino a Tremestieri

Analisi dell’asp: la presenza di scarichi e del porto tra le motivazioni che hanno portato Accorinti alla firma

MESSINA. Il sindaco Renato Accorinti ha firmato l'ordinanza che vieta la balneazione nei tratti di mare e di costa non adibiti. Il provvedimento del primo cittadino arriva dopo il decreto dell'assessorato regionale alla Salute n. 334 del 7 marzo scorso che dispone l'inizio della stagione balneare per il primo maggio e il termine il 30 settembre. Il 7 aprile scorso l'azienda sanitaria provinciale (dipartimento della Prevenzione Laboratorio di Sanità Pubblica) aveva trasmesso al Comune l'elenco delle zone vietate ai bagnanti dopo risultati analitici effettuati nel 2013. Questi i tratti di mare e di costa nel territorio comunale vietati a ombrelloni, sdraio e bagno: foce del torrente Larderia Torrente Portalegni; 50 metri Ospedale Regina Margherita 50 metri foce torrente Annunziata; 100 metri sud canale Lago Piccolo a Torre Faro 100 metri nord canale Lago Piccolo Torre Faro; da lato sud porto Tremestieri a via Torrente Larderia; da Torrente Portalegni a via Basile. Tra le motivazioni evidenziate dall'Asp per il divieto di balneazione ci sono la presenza di scarichi o del porto. Gli agenti di polizia municipale, insieme agli altri Organi indicati dalla legge, sono incaricati della vigilanza per ottemperare all'ordinanza di Accorinti e per comminare le sanzioni previste ai trasgressori. Il dipartimento Mobilità Urbana del Comune è incaricato di collocare i cartelli metallici in numero adeguato e reciprocamente visibili che debbano indicare il divieto e "Comunque alla fine delle strade di accesso pedonali e/o carrabili ai tratti di mare interessati". Saranno rimossi i precedenti cartelli. Il dipartimento Sanità Ambiente del Comune dovrà trasmettere copia dell'ordinanza al ministero della Salute, al ministero dell'Ambiente, all'assessorato regionale alla Sanità, all'Arpa Sicilia, all'Agenzia regionale per la protezione dell'Ambiente, al dipartimento di Igiene e Profilassi dell'Asp, alla Capitaneria di Porto, all'ufficio territoriale di Governo, ai presidenti dei Quartieri. I tragressori saranno denunciati all'autorità giudiziaria secondo l'articolo 650 del codice penale. L'ordinanza, oltre che dal sindaco, è stata siglata dal dirigente comunale Domenico Signorelli.

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