MESSINA. Banche che erogano mutui milionari cercasi. Il Consorzio autostrade ha chiesto un prestito da 150 milioni di euro a due istituti bancari nazionali. Obiettivo realizzare in un sol colpo la manutenzione straordinaria di tutti i tratti autostradali di competenza del Consorzio, sulla Messina-Catania, sulla Messina-Palermo e sulla Siracusa-Rosolini. Lo ha confermato il nuovo presidente del Consorzio Rosario Faraci al timone del consorzio da quasi sei mesi. Il Cas, non avendo sufficienti garanzie in immobili, ha presentato un piano industriale. Intende restituire il prestito in cinque anni attraverso gli introiti che provengono dal pagamento del pedaggio che nel 2013 ammonta a 68 milioni.
Faraci e il consiglio di amministrazione, hanno intanto accantonato, proprio per la manutenzione dell'autostrada, per il 2014, ben 29 milioni. Soldi che, nel caso in cui il prestito dovesse andare in porto, faranno da rata annuale. La legge prevede che il Consorzio accantoni almeno il 25 per cento degli introiti che scaturiscono dal passaggio dei mezzi proprio per la manutenzione. Un'energica azione di manutenzione è un imperativo d'obbligo. Nei giorni scorsi, i deputati del Nuovo centrodestra, hanno chiesto al ministero dei Lavori pubblici la revoca della concessione al Cas. Enzo Garofalo, parlamentare nazionale, ha ipotizzato addirittura l'indizione di un bando internazionale che salvaguardi comunque i livelli occupazionali. In gioco i posti di lavoro di 398 dipendenti.
Le autostrade, secondo il Ncd sarebbero troppo pericolose. Faraci, coadiuvato dall'ottimo ufficio stampa guidato dal veterano Sandro Curari, non si sottrae alla provocazione e fornisce alcuni dati. Nel 2014 si sono verificati 7 incidenti mortali: sei sulla Messina-Palermo, uno sulla Messina-Catania. Nel 2013 gli incidenti mortali erano stati 6 sulla Messina-Palermo e 4 sulla Messina-Catania: "Nel 2013 - spiega Faraci - gli interventi di manutenzione sono costati 26 milioni di euro. Con ciò non voglio dire che le autostrade siano sicure. Proprio per questo vogliamo una volta per tutte effettuare gli interventi di manutenzione straordinaria su tutti i tratti. Quanto alla revoca non ha senso. Sulla Catania-Palermo, autostrada che non è di nostra competenza, ci sono tutte le criticità che ci vengono contestate. E nessuno parla. Presiedo un consiglio di amministrazione che si è insediato da soli sei mesi. Un consiglio che mancava da sei anni. Se ci lasciano lavorare le autostrade cambieranno volto". Faraci è nato e vive a Gela. E' amico personale del presidente della Regione Crocetta che lo ha voluto a capo del Cas. Ad affiancarlo, nel Cda, ci sono il vicepresidente Nino Gazzara che è stato commissario del consorzio, Marina Rosa Marino e Francesco Vermiglio. Proprio nei giorni scorsi si è insediato, dopo 14 mesi di attesa, il collegio dei revisori dei conti. Avrà il compito di esaminare ed esprimere un parere sul consuntivo 2013 e sul preventivo 2014. La prima riunione è fissata per il 5 maggio. Nel 2010 gli introiti derivanti dai pedaggi erano stati pari a 76 milioni di euro. I bilanci del Cas di solito sfiorano i cento milioni di euro grazie ai residui degli anni precedenti. Ma le entrate non bastano a coprire spesso le uscite. A pesare ci sono le somme che derivano da sentenze che scaturiscono dalla mole di cause intentate da ditte che avevano in appalto lavori.
Messina, il Consorzio autostrade chiede un prestito da 150 milioni
Interventi sulla Messina-Catania, sulla Messina-Palermo e sulla Siracusa-Rosolini. La restituzione in cinque anni attraverso gli introiti sul pagamento del pedaggio che nel 2013 ammonta a 68 milioni
Caricamento commenti
Commenta la notizia