MESSINA. Sono i primi cinquanta. Sono i commercianti ma anche imprenditori e liberi professionisti che hanno aderito ad Addiopizzo e che da ieri esibiscono nelle vetrine dei loro negozi il no al racket per la campagna «Pago chi non paga». A Palazzo Zanca la presentazione a cura del presidente di Addiopizzo, Don Terenzio Pastore, e di Enrico Pistorino. Presenti rappresentanti della Dia, prefettura, questura, carabinieri e guardia di finanza. È intervenuto anche il sindaco Renato Accorinti. «Abbiamo ricevuto alcuni rifiuti - ha dichiarato Don Terenzio - altri ci hanno detto di ripassare, loro hanno detto sì e intendono impegnarsi sul serio sul fronte antiracket».
Questi i negozi che hanno aderito: Alimentari Casale, Punto Carni, Salumeria De Masi, Macelleria Panarello Filippo, azienda agricola Allone, Aziende agroalimentari "Valle del Timeto", Pausa Pranzo, Hosteria da Bacco, pizzeria Il Trancio, 3 Emme, Pasticceria Pisani, Bar Traiduemari, Bar pasticceria Solaris, Ritrovo Christian, Crea Pelletterie, Sartoria Ragusa, Fartlek Articoli sportivi, New Rosangel, Gioielleria Gioie D'oro, Centro estetico Paola, Coiffeur Elena, Profumeria Mirage, Sikerbe bioprofumeria, Parrucchieri Misiti, Avant Garde, Parrucchiera Cipriano Anna, Nuova Farmacia Ingo, Sanitaria Amico Bimbo, Studio dentistico David Rizzo, studio dentistico Stagno d'Alcontres, Studio dentistico Concetta Irrera, Ottica Outlook, Mesogea Gem, New Event and Graph, Latuauto srl, impresa edile Zullo Pietro, Zeta Costruzioni, Ferramenta Farsaci, Ferramenta Zullo, Impresa edile Nicotra Costruzioni, Effepi Ceramiche, Maria Parisi arredamenti, Artistica Lampadari, Eureka, Pam Ufficio, Cooperativa Fra, Gitto Antonio, All Risk Broker, Confarfidi, l'Angolo Fiorito.
A ognuno dei commercianti è stata consegnato l'adesivo da esporre nelle vetrine. Il Comitato Addiopizzo ha invitato i cittadini-consumatori a partecipare alla campagna e acquistare negli esercizi commerciali aderenti, dimostrando così vicinanza e sostegno nei confronti di chi, con coraggio, denuncia. «Nonostante una comune sottovalutazione del fenomeno - ha reso noto il Comitato - un gruppo seppure iniziale di commercianti si espone, dichiarando pubblicamente di non pagare il pizzo, e a loro oggi è stata consegnata la vetrofania del consumo critico».
La Commissione di Garanzia è composta da Don Terenzio Pastore, Enrico Interdonato ed Enrico Pistorino (Addiopizzo Messina), Tano Grasso e Pippo Scandurra (Fai), Clelia Fiore e Pasquale Casale (Asam), Enzo Caccamo (dipartimento legalità Cgil), Angela Sturiale (Progetto Policoro Arcidiocesi di Messina), Domenico Carzo (docente universitario), Piero Campagna e Gianluca Manca (familiari di vittime di mafia), Salvatore Zanghì (Squadra Mobile a riposo), Nuccio Anselmo (giornalista esperto di mafia). «Quando facciamo la spesa - segnalano da Addiopizzo - una parte di quanto abbiamo appena speso entra nelle casse della mafia. Per questo vogliamo rendere ancora più profonda e costruttiva la nostra esperienza civile, ecco perché abbiamo scritto il manifesto del cittadino consumatore per la legalità e lo sviluppo». I sottoscrittori del manifesto s'impegnano a effettuare i loro acquisti presso tutti gli operatori economici che denunciano e che si oppongono all'estorsione.
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