MESSINA. Ancora non rientra l’emergenza spazzatura in città e scatta l’allarme per le conseguenze alla salute. Nella zona sud, l’immondizia riversa per le strade ha scatenato le prime ripercussioni igienico sanitarie, sollevando le legittime preoccupazioni dei residenti che temono il rischio di infezioni. La mole di spazzatura che da giorni giace ai piedi dei cassonetti, in linea di massima strapieni, sta raggiungendo livelli spaventosi rendendo malsane le strade ed i marciapiedi circostanti i centri abitati. E intanto mentre le montagne di rifiuti crescono gli operatori della Messinambiente denunciano le scarse condizioni di sicurezza nelle quali sono obbligati a lavorare, non disponendo di mezzi o attrezzature idonee per raccogliere i sacchetti abbandonati fuori dai cassonetti. A S.Lucia sopra Contesse, nel nuovo piano di zona, la spazzatura è diventata il male minore considerato che l’area è piena di zecche e pulci e si continua a non intervenire. La problematica è stata sollevata ieri dal presidente del comitato del piano di zona, il quale durante la riunione del consiglio della Seconda circoscrizione (alla quale era presente il commissario straordinario di Messinambiente, Alessio Ciacci), ha esposto una boccettina di vetro piena di zecche catturate dai residenti. La gravità dei problemi denunciati anche dai consiglieri intervenuti al dibattito Paolo Mastronardo, Giampiero Terranova, Rosario Santoro, Antonino Cardia e Raimondo Mortelliti è stata condivisa anche dal presidente della circoscrizione, Antonino Zullo che ha insistito sulla necessità di un dialogo con Messinambiente e riproposto la volontà di avviare il servizio di raccolta porta a porta.
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