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Messina, la tendopoli ospiterà altri 200 migranti

MESSINA. Sono giunti nel tardo pomeriggio di sabato altri duecento migranti sbarcati nei giorni scorsi sulle coste siciliane. Sono tutti adulti e a quanto pare tutti uomini. Provengono in particolare da Libia, Egitto e Siria. La novità è che non ci sono minori non accompagnati secondo le prime informazioni raccolte dal Comune che ha competenze sui chi ha meno di 18 anni. I duecento circa sono stati sistemati nella tendopoli dell'Annunziata come i loro connazionali arrivati nei mesi e nelle scorse settimane e che dopo l'identificazione a opera di prefettura e questura sono rimasti solo pochi giorni per poi essere trasferiti in Centri a lunga permanenza. E così sarà pure per i duecento. Il PalaNebiolo, adiacente al campo dove il caldo si fa sentire, è stato chiuso. Intanto non è stata ancora comunicata la scelta ufficiale della prefettura di chiudere la tendopoli per destinare gli stranieri in una struttura; si parla di un Ipab del capoluogo e di locali in provincia. L'avviso pubblico di Palazzo del Governo era stato reso noto l'11 aprile scorso (il primo era andato deserto) e nella nota del viceprefetto vicario Cerniglia era scattato l'iter per l'individuazione di strutture di accoglienza per cittadini extracomunitari che richiedono la protezione internazionale. La nuova struttura che sostituirà la tendopoli (non si sa ancora quando) fornirà agli ospiti adulti accoglienza e assistenza. I minori non accompagnati che fanno parte come le donne delle categorie protette sono trasferiti in Centri del capoluogo dell'Aibi o in siti della provincia dove seguono progetti ben determinati in attesa del compimento della maggiore età. Come spiegato dall'esperta del sindaco alla mediazione culturale, Clelia Marano, i minorenni vengono seguiti in siti adeguati dagli operatori sociali. La presentazione delle domande per la scelta della struttura è scaduta il 18 aprile scorso. Contro la tendopoli sono stati presentati esposti in procura e interrogazioni parlamentari sostenute dalla giunta Accorinti, dal circolo Arci Sankara, da Rifondazione comunista, Sel e Cinquestelle.

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