MESSINA. Mentre dalle rete si indice una manifestazione di protesta per la mattina del 24 giugno, i renziani ed il movimento Reset marcano stretto il sindaco Renato Accorinti per un eventuale rimpasto di giunta. Sono momenti di fibrillazione per il sindaco e il movimento Cambiamo Messina dal basso. Dalla rete è partita quella che rappresenterà la seconda grande manifestazione di protesta. A piazza Municipio si ritroveranno alle 10 gli scontenti di tutte le categorie. Ci saranno i lavoratori del settore edilizio, quelli dei servizi sociali e ci saranno i commercianti che non hanno apprezzato gli aumenti sui tributi e l'isola pedonale. Quella del 24 giugno rappresenterà la seconda manifestazione di protesta da quando Accorinti si è insediato. La prima qualche mese fa ha visto in piazza centina di persone con in mano la bollette della Tares giudicata esosa. Ma a pesare c'è poi l'esito del ricorso contro l'elezione di Accorinti presentato da alcuni elettori dell'avversario Felice Calabrò. Accorinti si dice tranquillo: "Qualunque sia l'esito, la mia posizione resta sempre la stessa. Sono tranquillissimo. La mia rivoluzione ha già vinto".
C'è poi grande fermento nel movimento. Ci sono i falchi che vorrebbero restare fermi nell'attuale assetto e poi le colombe che vorrebbero invece aprire ad altre forze e procedere ad un rimpasto. Michele Barresi, segretario provinciale dell'Orsa trasporti, elettore di Accorinti, nei giorni scorsi ha puntato l'indice contro tre membri della giunta Accorinti giudicati inadeguati: Mantineo, Panarello e Perna. Da Accorinti nessuna intenzione, almeno per ora di aprire ai partiti: "Non c'è alcun motivo di fare entrare i partiti. Il nostro movimento è diverso. Chi vuole appoggiarci lo può fare, ma senza posto né in giunta né nei sottogoverni". Ieri mattina intanto, nella stanza di Accorinti sono entrati Giacomo D'Arrigo, direttore generale dell'agenzia nazionale giovani ed esponente di spicco dei renziani e Alessandro Tinaglia di Reset. Sembra una marcatura ad uomo. D'Arrigo però si affretta a dire: "Siamo accanto alla città da mesi. Siamo stati noi ad accompagnare Accorinti al ministero della Difesa e quindi in altre stanze romane per problemi che riguardano la città, saremo noi ad essergli accanto se lo riterrà opportuno. Quanto al rimpasto è inopportuno parlarne in questo momento. Aspettiamo l'esito del ricorso davanti al Cga". "Se Accorinti dovrà governare nei prossimi quattro anni - dice il renziano Alessandro Russo - è chiaro che il Pd dovrà dire quale atteggiamento si dovrà tenere. E non parlo solo di giunta o di poltrone".
Tinaglia di Reset, alle ultime elezioni europee, è sceso al fianco di Renato Accorinti nell'appoggio al candidato di Tsipras Antonio Mazzeo. Ha approntato il piano per la flotta comunale. Ha portato la sua esperienza più volte in giunta. "Mi sembra chiaro - spiega Tinaglia - che qualcosa vada cambiata. Il primo passo noi di Reset lo abbiamo già indicato: è la flotta comunale. Se sarà avviato il progetto per una flotta pubblica, quest'esecutivo prenderà il volo. Poi si penserà al resto". Barresi, dell'Orsa trasporti aggiunge un altro tassello: "Vi sembra giusto che in quest'esecutivo non esista la delega al lavoro? Eppure di vertenze ce ne sono tante. E di necessità di parlare di lavoro al tavolo del sindaco". A parlare infine l'addetto alla comunicazione del sindaco Gianpiero Neri: "Il nostro movimento non nasce dai partiti ma dalla gente. E' chiaro che ci sono vari modi di interpretare la politica e l'amministrazione. Ma siamo compatti e crediamo in Renato".
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