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Patti, il sindaco: "Pronti a trasferire gli ambulanti da Tindari"

PATTI. «Rimane ferma la volontà di proseguire il progetto relativo agli interventi volti alla valorizzazione di Tindari dal punto di vista turistico, nel quale un tassello importante riveste la collocazione del parcheggio degli Ulivi. Questo progetto prevede tra l’altro anche lo spostamento degli ambulanti portandoli a posto fisso, in una situazione logistica, che riteniamo più comoda per loro e più funzionale per i visitatori, qual è per l’appunto il parcheggio. Per questo motivo intendiamo andare avanti con un ulteriore confronto con tutti i diretti interessati, ma forti del nostro convincimento».
Lo dice il sindaco Mauro Aquino, ribadendo la volontà dell’amministrazione comunale, nonostante la forte determinazione degli undici ambulanti a posto fisso che hanno manifestato diverse volte il loro parere contrario, sia in incontri tenuti proprio sul luogo in questione, ma anche quello espresso in una recente conferenza indetta dal sindaco e svoltasi nell’aula consiliare del Palazzo delle Aquile di piazza Scaffidi. In concreto, dopo questi confronti, non si è al classico muro contro muro, ma non ci sono dubbi che il trasferimento all’attiguo parcheggio da parte degli esercenti che attualmente insistono ai bordi della strada di via Monsignor Pullano, che porta direttamente al Santuario della Madonna Bruno, sembra trovare delle notevoli difficoltà. Tanto che alcuni di loro, hanno letteralmente arretrato le loro bancarelle di un metro e mezzo proprio a ridosso del muro di sostegno, mentre gli altri non espongono più le loro merci proprio per favorire il passaggio pedonale dei pellegrini. Il tutto ad ulteriore dimostrazione che sono sempre intenzionati a non abbandonare via Monsignor Pullano. Sempre rimanendo sul campo inerente la zona del parcheggio degli Ulivi e quella adiacente, Aquino, annuncia altre iniziative. «Abbiamo predisposto un progetto all’attenzione della Provincia regionale, in quanto gestore della Riserva Naturale Orientata di Marinello e Soprintendenza che sono gli enti tenuti alla vigilanza e sorveglianza su tutta quella vasta area. In primis, il recupero del sentiero Coda di Volpe, unito alla possibilità che dal bando al quale ha partecipato la città come comune capofila, insieme ad altri quattro centri, Librizzi, Montagnareale, Gioiosa Marea e Oliveri, possa nascere il recupero di altri quattro sentieri, con in testa quello che porta alla storica grotta di Donna Villa. Siamo convinti infatti che tutto ciò determinerà un fortissimo impulso in termini di arrivi e presenze non solo a Tindari ma nell’intera città. D’altra parte – conclude Aquino – i primi riscontri positivi si hanno già, favoriti anche dall’abolizione del parcheggio a pagamento di Locanda, dal raddoppio delle corse pomeridiane da Patti a Tindari degli autobus di linea».

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