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Sì agli stipendi, i precari di Capo d'Orlando sospendono lo sciopero

CAPO D'ORLANDO. Una mensilità immediata, una seconda mensilità entro luglio (a carico del comune) un anticipo di ulteriori due mensilità da parte del comune in attesa che la Regione sblocchi i fondi per pagare la sua parte di spettanze.
È arrivata alle 14 la fumata bianca che ferma lo sciopero, protrattosi una settimana, dei precari del Movimento Giovani Lavoratori. Dopo i cortei e le iniziative per denunciare la mancata corresponsione di cinque stipendi, la vertenza si è sbloccata. Il presidente del consiglio comunale, Gianfranco Timpanaro, ha convocato una delegazione dei precari per discutere in vista della riunione dei capigruppo che si doveva svolgere sempre nella stessa giornata. I precari, guidati da Massimo Bontempo, hanno elencato quelle che erano le rivendicazioni dei lavoratori cominciare da un riconoscimento di fatto (da parte dell’amministrazione) di un identico status tra dipendenti a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato. Una questione rilevante, questa poiché l’amministrazione comunale ha sino ad oggi sostenuto che la delibera di proroga dei contratti era legata alla corresponsione dei fondi regionali. Quindi se la Regione tarda nei pagamenti, il comune aveva continuato a pagare i dipendenti con contratto stabile, non pagando i precari. Dal prossimo anno, però, l’Mgl chiede un cambio di passo con una equiparazione totale. Senza particolari novità rispetto a quanto proposto dal sindaco nelle scorse settimane (nell’accordo siglato dalla Cgil) il punto di incontro sugli stipendi. Quelli che vanno da gennaio a maggio e che saranno pagati con le prime somme che la Regione trasferirà al Comune. Si parla di 888.000 euro che sarebbero sufficienti a pagare dalle quattro alle cinque mensilità. Poi la corresponsione regolare degli stipendi di giugno, luglio, agosto e settembre, la cui copertura finanziaria sarà anticipata dalle casse comunali ed in ultimo l’impegno da parte dell’Amministrazione Comunale di avviare il percorso di stabilizzazione. Timpanaro, garante dell’accordo, ha voluto precisare che da sempre l’ amministrazione Sindoni si è impegnata per raggiungere questo scopo ed ha sempre allontanato lo spettro della “macelleria sociale” evitando di tagliare posti di lavoro. Posti che però rimangono a rischio visto che la pianta organica può garantire 38 nuovi posti. Se per le categorie A-B si potrebbe procedere con assunzione diretta dei precari, il problema si pone per le altre categorie che avrebbero una riserva del 50% per precari mentre il resto andrebbe a concorso. Intanto, mentre già da stamattina i precari torneranno al lavoro, la vicenda approderà in consiglio comunale l’11 luglio prossimo in una seduta che avrà come oggetto solo la problematica dei precari e l’iter per la loro stabilizzazione. Già prima però sarà istituita una commissione propedeutica al Consiglio che sarà aperto a tutti ed al quale saranno invitate le rappresentanze sindacali dei precari.

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