MESSINA. «Il Messina con me non fallirà. Nè oggi, nè mai». La premessa è una sentenza inoppugnabile. Pietro Lo Monaco non ha cambiato la sua idea di lasciare il Messina, ma non ha intenzione di abbandonarlo su due piedi e garantirà un futuro alla società, comunque vadano le cose. Lo ha chiarito per l'ennesima volta, senza giri di parole, in un lunghissimo messaggio video pubblicato sul sito ufficiale della società per rispondere agli attacchi di questi giorni e alle parole del sindaco Accorinti.
«Ho letto e sentito troppe sciocchezze su questa storia - ha spiegato Lo Monaco - e credo sia giusto mettere in chiaro alcuni punti. A cominciare dal più importante: ho annunciato che daremo la squadra nelle mani del sindaco ma ricordo a tutti che la squadra è stata regolarmente iscritta al prossimo campionato di Lega Pro. E come ho più volte detto, in questi due anni, non ho certo intenzione di farla fallire».
Un messaggio di apertura, che però è accompagnato dall'ennesimo aut aut al comune: «O rispettano gli accordi o trovano altri imprenditori che possano prendere la squadra. A queste condizioni noi non siamo disposti ad andare avanti». Il pomo della discordia resta sempre la famosa delibera di assegnazione dello stadio San Filippo, la prossima estate, a una società catanese che dovrebbe organizzare i concerti di Vasco Rossi e Jovanotti tra il 6 luglio e il 6 agosto. Lo Monaco aveva detto di non essere disposto a tornare sui suoi passi se il comune non avesse ritirato quella delibera. Ora ha chiarito che potrebbe anche cambiare idea, a patto che i concerti vengano fatti in tempo utile per ripristinare il manto erboso "che richiede 40 giorni di tempo prima di poter essere utilizzato di nuovo". Per Lo Monaco le date giuste sarebbero quelle "più lontane possibili dal mese di agosto".
Le altre condizioni dettate dal patron riguardano l'uso delle altre aree dello stadio ("no alla foresteria e alle zone di pertinenza dell'Acr Messina") e il rispetto degli altri impegni presi dal comune. A cominciare dall'immediata firma sulla convenzione per l'uso del "Celeste" (appena riconsegnato al comune dal Città di Messina, che il patron dell'Acr ha pubblicamente ringraziato) e dall'assegnazione delle aree in cui creare nuove strutture sportive, con campi da gioco e palestre da aprire anche alla città.
La palla torna al sindaco, la sensazione è che presto potrebbe arrivare un accordo.
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