MESSINA. Il Comitato La Nostra Città boccia l'ordinanza antitir varata dall'amministrazione comunale e lancia le sue proposte. Anche i sindacati non fanno salti di gioia e la definiscono una toppa. Chi si aspettava da parte del comitato applausi o dai sindacati complimenti nei confronti del sindaco Renato Accorinti si sbagliava. L'ordinanza antitir che scatterà domani non piace allo storico comitato di Saro Visicaro che per primo ha dato vita alle battaglie contro il passaggio dei bisonti della strada. E non convince Cgil, Cisl e Uil. Il comitato fa anche un'amara riflessione sul senso della seduta di consiglio che ieri si è tenuta dopo che il provvedimento era già stato assunto. "Una democrazia partecipativa dice in poche parole che di fatto non fa partecipare alcuno".
E poi i motivi della bocciatura. L'ordinanza, sostiene il comitato, non elimina e non attenua l'impatto e la pericolosità del transito dei tir in città. Il traffico viene concentrato ancora una volta sulla Rada S.Francesco e sulle vie di accesso a quell'approdo. Le deroghe e la regolamentazione relativa al terminal di Tremestieri non affrontano il nodo dell'approdo a Sud. La fascia oraria 7-21, quella del divieto, sostiene il comitato, oltre a rappresentare una incentivazione delle deroghe, è destinata ad avviare un contenzioso rischioso e poco utile alla città. Il Comitato La Nostra Città auspica che il Consiglio Comunale e le espressioni sociali e civili si adoperino per modificare l'indirizzo complessivo di questo provvedimento. Quindi le richieste migliorative. Si chiede di: istituire fasce orarie per tutti gli approdi nelle ore di maggiore pericolosità; di promuovere una commissione di indagine sull'approdo di Tremestieri che, una volta per tutte, chiarisca responsabilità e omissioni sui lavori in esecuzione e su quelli realizzati; l'avvio urgente dei lavori propedeutici all'appalto del nuovo porto a sud come la prevista area di stoccaggio dei mezzi. Il comitato vuole che si valuti la necessità di riaffidare la "responsabilità del procedimento" a soggetti diversi da quelli indicati in precedenza e chiede di restituire ai vigili il controllo sul sistema delle deroghe e della riscossione dell'ecopass.
Critici anche i sindacati. Cgil, Cisl e Uil in una nota unitaria definiscono paradossale contrapporre il profitto aziendale ai legittimi diritti di una comunità e grottesco ridurre un problema così serio a derby e sforzarsi di far apparire la scelta della giunta come un improvviso scatto di orgoglio. "Che i tir debbano restare fuori dal centro cittadino - spiegano i sindacati - in città lo sanno anche le pietre, ma l'unica struttura che ha realmente iniziato a limitarne la presenza - l'approdo d'emergenza di Tremestieri - si deve ad un messinese onorario come l'ex Prefetto Alecci. Poi purtroppo, a parte la lotta per avere quei poteri speciali, più niente. Ed ancor oggi, ad oltre 9 anni dall'avvio - scrivono ancora Cgil, Cisl e Uil - la città e la politica sono costretti a interrogarsi su quando quel terminal verrà ripristinato, e non invece su quando lo stesso sarà ampliato, completando così l'opera di liberazione della città da quella che è oggettivamente una vera occupazione".
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