OLIVERI. E’ operativa a Oliveri l’imposta di soggiorno, per chi pernotterà nelle strutture ricettive del territorio comunale.
Così ha deliberato il consiglio comunale nell’ultima seduta a maggioranza sulla proposta dell’assessore alle imposte, Sergio Lembo. Anche se è nella fase sperimentale, perchè è ancora agli inizi, per cui non si escludono correttivi, è operativa da ieri. Gli importi da pagare variano ovviamente se si tratta di un albergo da 5 a tre stelle, da 3 euro a 2 euro o tutte le altre strutture ricettive, 1,50 euro, per le strutture al coperto fino a venti notti e per quelle all’aria aperta fino a quindici notti.
Per l’amministrazione comunale di Michele Pino che ha disposto l’imposta di soggiorno sarà un modo per migliorare l’accoglienza e i servizi ed effettuare le manutenzioni, servirà ad implementare le risorse già destinate al miglioramento delle strade comunali e del verde pubblico.
L’assessore proponente, Sergio Lembo, si è detto soddisfatto perchè Oliveri investirà nell’industria pulita del turismo, diminuendo con i proventi le tasse dei cittadini di Oliveri. I consiglieri di opposizione, per quanto non erano contrari all’imposta di soggiorno, avrebbero voluto studiare e disporre alcuni correttivi, diminuzioni ed esenzioni; hanno contestato tra gli altri la fretta di voler adottare il regolamento nel consiglio comunale, visto che dall’insediamento si sarebbe potuto già discutere e poi il non aver sentito prima gli operatori turistici.
Dopo Oliveri, sarà istituita anche a Terme Vigliatore l’imposta di soggiorno. A pagarla saranno i non residenti che pernotteranno in hotel, b&b, campeggi, residence e case vacanze.
“L’intero gettito servirà a finanziare il turismo, i beni culturali e i servizi pubblici locali”, ha dichiarato al sito 24live l’assessore alla programmazione economico-finanziaria, Gino Crisafulli, che giovedì prossimo convocherà una conferenza dei servizi per discutere la proposta con gli operatori delle strutture ricettive presenti sul territorio.
Sondati gli umori degli albergatori, la parola passerà alla quarta commissione consiliare, che dovrà pronunciarsi sul relativo regolamento, e quindi al Consiglio comunale, cui spetterà l’approvazione definitiva.
Al netto di modifiche e resistenze interne/esterne al palazzo, questa la classificazione delle tariffe, relativamente agli alberghi, proposta da Crisafulli: 50 centesimi per gli alberghi ad una stella, 1 euro per gli alberghi a due e tre stelle, 1,50 euro per le strutture di livello superiore.
Se l’iter non subirà rallentamenti, l’imposta di soggiorno entrerà in vigore già in autunno, ma sarà possibile valutarne gli effetti solo dalla prossima estate, con l’aumento del flusso turistico.
Secondo l’assessore alla programmazione economica, con questo provvedimento “sarà possibile incrementare le somme in favore del comparto turistico e sostenere importanti realtà economiche come il Centro commerciale naturale”.
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