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Sportelli postali a «singhiozzo», è polemica a Messina

MESSINA. Il black out dei servizi postali è servito nei villaggi turistici della riviera nord.Dalle località di Tono a Ponte Gallo passando per i villaggi di S.Saba, Rodia e Spartà non si trova un solo ufficio postale aperto, facendo gridare alla vergogna residenti e vacanzieri. «Tutto questo - commenta furibondo il consigliere della Sesta circoscrizione Mario Biancuzzo - accade in barba al decreto del presidente della Repubblica del 17 maggio 2006 che ribadiva come nessuna riduzione giornaliera ed oraria di apertura al pubblico degli sportelli può essere applicata nei comuni a vocazione turistica. A dispregio della normativa, i numerosi turisti che affollano l’intera riviera da alcuni giorni non possono espletare nessun tipo di operazione presso gli uffici di San Saba e Spartà inspiegabilmente chiusi. C’è da aggiungere che la posta di S.Saba, ubicata nel lungomare dovrebbe essere aperta anche nel pomeriggio. I disservizi stanno penalizzando enormemente l’utenza ed in modo particolare le persone anziane che non hanno la possibilità di raggiungere le filiali più distanti». Il malcontento che serpeggia tra i residenti cresce di giorno in giorno. A Spartà da due giorni l’ufficio è chiuso per problemi di allagamento e per insufficienza di personale considerato che per motivi di sicurezza dietro allo sportello dovrebbero esserci almeno due impiegati. A Rodia la posta non apre da più di un anno. «Ci troviamo di fronte ad una situazione vergognosa - conclude Biancuzzo - ripetutamente denunciata alla direzione centrale che continua a dimostrarsi sorda». Addirittura in questi giorni i telefoni delle direzione squillano a vuoto.

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