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La missione di Accorinti da Renzi:
«Ecco le priorità da affrontare a Messina»

MESSINA. Dal Palagiustizia satellite alla riqualificazione della zona Falcata, dal destino dell'Autorità portuale ai servizi di collegamento tra Sicilia e Calabria: sono numerose le richieste finanziarie e progettuali che il sindaco Accorinti consegnerà oggi al presidente del Consiglio Matteo Renzi nell'incontro che si terrà in mattinata. Si chiama «Agenda Messina» la sfilza di richieste che finirà al tavolo di Renzi e che si spera possa far parte del decreto «Sblocca Italia».
Queste le priorità: l'assegnazione al Comune di 4 ettari su 15 del complesso militare Caserma Crisafulli-Zuccarello per realizzare il Secondo Palazzo di Giustizia. L'operazione consentirebbe l'attivazione del finanziamento di circa 17 milioni di euro, già disponibile e bloccato da oltre 28 anni, per la mancata individuazione dell'area. Il secondo punto è il destino dell'Autorità portuale e il suo accorpamento; il sindaco ha scritto: «L'ipotesi di unione tra Messina, Catania e Augusta non risulta convincente; data la sovrapposizione di funzioni (crocierismo, rinfuse liquide), infatti, si determinerebbe una competizione interna tra Messina e Catania e tra Milazzo e Augusta, con pochi elementi di funzionalità e di reale sviluppo delle attività. Al contrario un disegno di Autorità Portuale interregionale (Sicilia e Calabria), che includa il porto transhipment di Gioia Tauro e l'Area dello Stretto (Messina, Reggio Calabria, Villa San Giovanni) appare sicuramente offrire le maggiori prospettive di sviluppo delle attività».
Terzo punto i collegamenti tra la città, Villa San Giovanni e Reggio Calabria per il potenziamento del trasporto dei pendolari. Al quarto punto la crisi finanziaria del Comune con la richiesta di prorogare al 30 settembre dal 3 settembre il termine per l'approvazione dei piani pluriennali di riequilibrio. Accorinti solleciterà il premier anche a erogare interventi finanziari con i fondi che erano previsti per le opere compensative al Ponte sullo Stretto e che senza la megaopera non sono destinati neppure per i lavori che erano connessi.
Nell'agenda la completa riqualificazione della zona Falcata, il Piano particolareggiato tra il porto storico e Tremestieri, gli interventi a Ganzirri e Capo Peloro su fogne e strade, la rinaturalizzazione e il ripascimento della costa a Santa Margherita, l'adeguamento e la riqualificazione della via Panoramica dello Stretto, il completamento della viabilità dal torrente Papardo a Faro superiore, la rifunzionalizzazione di strutture militari ormai non più in uso, la piastra logistica a Tremestieri.

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