MESSINA. Il raddoppio dei binari ferroviari tra Messina Catania e Palermo vedrà capoluogo e provincia penalizzate. Dalla missione romana dell'assessore comunale ai Trasporti, Gaetano Cacciola, le notizie non sono del tutto positive. Per la linea ferroviaria Messina-Catania, tra Giampilieri e Fiumefreddo, ci sono i fondi per pagare il progetto ma non per realizzare le opere mentre sulla Messina-Palermo è stato escluso il tratto Patti-Cefalù; quello fino a Patti dal capoluogo dello Stretto è in funzione. Cacciola è stato a Roma per l'incontro con il ministro alle Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi, il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione, l'assessore alle Infrastrutture e mobilità della regione Sicilia, Domenico Torrisi, il dirigente, Giovanni Arnone; sindaci e rappresentanti di Palermo, Catania, Messina, Caltanissetta ed Enna; gli amministratori delegati di Ferrovie dello Stato, Rfi e Italferr, rispettivamente Michele Mario Elia, Maurizio Gentile e Matteo Triglia. Cacciola ha dichiarato: "Nell'ambito del decreto "Sblocca Italia" le tratte ferroviarie siciliane saranno inserite certamente tra le opere prioritarie. Il ministro Lupi si è particolarmente soffermato sulla volontà del governo di voler realizzare le opere previste in tempi brevi e soprattutto in date certe; per questo motivo ha giustificato la procedura della nomina di un commissario, che sarà l'amministratore delegato delle ferrovie dello Stato. Sono state rese disponibili risorse statali pari a 2,5 miliardi di euro e altrettante dovranno ancora rintracciarsi, soprattutto a livello regionale; entro il primo novembre del 2015 dovrà in ogni caso aprire il cantiere. L'obiettivo è di creare - ha continuato Cacciola - un percorso a doppio binario che congiunga le tre città, con l'esclusione purtroppo della tratta Cefalù-Patti. Per quanto riguarda Messina, attualmente, le risorse già disponibili coprono soltanto il finanziamento del progetto di completamento del doppio binario tra Giampilieri e Fiumefreddo, ma non la sua realizzazione. Nell'auspicare che la tratta possa essere completamente realizzata per fornire un rapido collegamento con Catania-città e l'aeroporto, l'assessore - ha anche ricordato - il ruolo specifico di Messina quale naturale e storico collegamento con il "continente", attraverso la via ferrata. E' necessario ed urgente individuare soluzioni tecniche coerenti con le attuali tecnologie disponibili, affinché il sistema che a fine Ottocento era considerato all'avanguardia tecnologica, il ferry-boat, si trasformi in un sistema di trasporto intermodale sicuro e confortevole di persone e bagagli. In caso contrario - ha concluso Cacciola - avremo sistemi ad alta velocità "isolati", ai residenti siciliani sarà nei fatti negata la possibilità di un'efficiente possibilità di spostamento in treno verso il nord, rimanendo quasi obbligato ad utilizzare l'aereo". A.Caf.
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