MILAZZO. Un disavanzo da 60 milioni di euro. Lo ha certificato la commissione straordinaria di liquidazione chiudendo la prima fase della propria attività finalizzata appunto alla quantificazione del deficit complessivo dell’Ente e all’analisi delle cause che hanno originato il dissesto. Un lavoro protrattosi per diversi mesi – anche con la sospensione a seguito della pronuncia del Cga lo scorso febbraio – concluso con una corposa relazione inviata alla Procura della Corte dei Conti per l’accertamento delle responsabilità e con la diffusione di un comunicato che contiene il dettaglio della situazione economica al 31 dicembre, data alla quale fa riferimento il dissesto.
L’organismo presieduto da Margherita Catalano e composto da Maria Di Nardo e Antonio Danese rileva di aver proceduto alla quantificazione dei residui passivi (debiti) e delle entrate necessarie per sostenere le operazioni di ripiano del debito accumulato, riscontrando che “le cause che hanno determinato il dissesto sono tecnicamente imputabili agli enormi disavanzi finanziari accertati, negli anni che vanno dal 2005 in poi, che ammontano a oltre 21 milioni e 660 mila euro, cui bisogna aggiungere – prosegue la nota – la inquietante somma riguardante i crediti di dubbia esigibilità che questo Organo straordinario di liquidazione ha rinvenuto nei rendiconti pregressi (oltre 8 milioni e 357 mila euro)”.
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