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"Gestione dei contributi regolare", assolti assessore e funzionario

MESSINA. Assoluzione perché il fatto non costituisce reato. Finisce con questa sentenza il processo nei confronti di un'ex assessore comunale e di un funzionario di Palazzo Zanca chiamati a rispondere dell'accusa di abuso d'ufficio.
La vicenda riguarda la concessione di contributi a varie associazioni e cooperative sociali e vedeva indagati l'ex assessore comunale alle politiche sociali Pinella Aliberti e il dirigente del Dipartimento Sociale e Rapporti con le istituzioni, Giacomo Leotta. Una vicenda, che portò alle dimissioni dell'assessore Aliberti, e che scaturì da un'indagine avviata dalla Procura nel 2010. La seconda sezione penale del Tribunale (Mario Samperi presidente) ha assolto Aliberti e Leotta perché il fatto non costituisce reato accogliendo la tesi della difesa rappresentata dagli avvocati Carmelo Scillia e Nino Ordile. Il pubblico ministero Margherita Brunelli aveva chiesto la condanna a un anno e 4 mesi di reclusione. Inizialmente erano contestati due ipotesi di abuso d'ufficio ma una parte di accuse era già caduta al termine dell'udienza preliminare. All'epoca il gup aveva già disposto il proscioglimento per entrambi ed era rimasta in piedi solo un'ipotesi residua. Nel 2010 fu avviata l'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Ada Merrino, che puntò i riflettori sull'assegnazione dei contributi ad associazione e cooperative sociali per quasi 300.000 di euro. Le indagini furono delegate agli agenti della sezione di Polizia giudiziaria della polizia che nei mesi successivi acquisirono numerosi documenti, delibere ed atti amministrativi, sia a palazzo Zanca che a palazzo Satellite. Furono sentite diverse persone. L'ex assessore Aliberti ha sempre sostenuto di aver agito correttamente. La Procura contestava in particolare la presunta violazione di un regolamento comunale di settore.
L'assegnazione dei contributi ad enti ed associazioni, quasi subito, furono revocati in autotutela. Questa vicenda ed il clamore che ne seguìportarono anche alle dimissioni dell'assessore Aliberti, facente parte della giunta dell'allora sindaco Giuseppe Buzzanca, che decise di rimettere il mandato.

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