MESSINA Dieci rapine negli ultimi venti giorni. Qualche giorno fa due rapine in una sola serata. Si arriva anche ad una rapina al giorno. Tutte a danno della farmacie. Le rivendite di farmaci per i malviventi sono diventate come bancomat. Entrano con addosso un casco e qualche volta persino a volto scoperto, armati di pistola o di taglierino, intimano alla persona in camice più vicina alla cassa di consegnare il denaro, prendono l'incasso e fuggono via velocemente. Davanti non hanno una porta con sistema di sicurezza, come avviene nelle gioellerie o nelle banche, non c'è una guardia armata. Ma al traguardo, il banco, trovano ugulmente un bottino ragguardevole.
Tra i farmacisti c'è chi è stato persino rapinato negli ultimi anni più di dieci volte. Un incubo che l'ordine dei farmacisti ha raccontato al questore Giuseppe Cucchiara. Non bastano le telecamere a circuito chiuso a far desistere i malviventi dai lroo propositi. Si chiede maggiore controllo. L'allarme rapine ha riguardato in città tutti gli esercizi commerciali ma in particolare le farmacie che tra l'altro osservano anche le aperture notturne. I farmacisti, tramite il loro presidente Antonio Abbate, chiedono maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine.
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