Disabile privo di braccia attraversa lo stretto di Messina a nuoto, l'impresa di Andrea Lanari
Partirà alle ore 11 dal Pilone di Messina (con ritrovo alle ore 9.30 all’altezza di Via Palazzo 180 - zona Torre Faro) e con arrivo stimato tra le ore 12:30 e le ore 13:00 in zona Cannitello (Villa S. Giovanni - Reggio Calabria) del 2 luglio, la lunga nuotata di 3 chilometri e mezzo, del marchigiano Andrea Lanari, disabile con le braccia artificiali, accompagnato dal figlio Kevin, intitolata «La sicurezza conquista lo Stretto» e patrocinata dalla Città di Messina e dall’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro. Con loro ci saranno anche Marco Trillini, l'istruttore specializzato in nuoto per persone con disabilità e Responsabile Comunicazione del Centro Papa Giovanni XXIII di Ancona e lo sportivo Lorenzo Carnevalini. Preziosa la collaborazione all’iniziativa da parte del Comune di Messina, e della Capitaneria di Porto e Guardia Costiera di Messina che insieme alla ASD Trirock, società organizzatrice della traversata e alla Giesse Logistica, garantiranno lo svolgimento della stessa nella massima sicurezza. Sarà un’impresa unica nel suo genere considerato che Andrea, a seguito di un grave infortunio sul lavoro, ha subìto l'amputazione di entrambe le braccia schiacciate sotto una pressa priva di protezioni, e affronterà le correnti marine con due protesi agli avambracci che gli ha realizzato appositamente il Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio (Bologna). Alla partenza dal Pilone di Messina ci saranno a fare il tifo per Andrea: il Sindaco di Messina, Federico Basile; l’Assessore alle Politiche sociali e del Volontariato di Messina, Alessandra Calafiore e il Comandante della Capitaneria di Porto e Guardia Costiera di Messina, Francesco Terranova. Per l’ANMIL ci saranno: il Presidente regionale della Sicilia, Antonino Capozzo; il Presidente della Calabria, Luigi Francesco Cuomo; la Presidente di Messina, Anna Maria Paino; la Presidente di Ragusa, Maria Agnello, e il Presidente di Caltanissetta Angelo Nardo