Il cimitero di Canneto, ad agosto, aveva ospitato Totò Schillaci che - accompagnato da Tobia Scoglio - ha portato un mazzo di fiori a Franco, il suo indimenticabile allenatore. Le parole che il goleador d’Italia ha dedicato davanti alla tomba del suo ex tecnico rappresentano oggi un vero e proprio testamento dell'attaccante palermitano.
L’eco degli appalusi da stadio, per chi era presente, è arrivato dal cielo e Totò con i suoi occhi magici nascosti dagli occhiali scuri, ha dato la sua ultima pallonata vellutata in attesa del fischio finale dell’arbitro con la giacchetta celeste. Totò è stato un campione fino all’ultimo dei suoi giorni.
Commovente il video che, come promesso, è stato diffuso dopo la sua morte. «Devo tutto al mister – ha detto Totò trattenendo a stento le lacrime – mi ha lanciato come calciatore. Quando spiegava gli schemi io non c’ero. E glielo ricordavano i miei compagni. Il mister rispondeva: Non c’è bisogno, lui in campo è libero, deve fare solo i gol…».
Schillaci si è poi scusato con gli ex compagni del «Grande Messina», da Catalano a Caccia, per non essere stato a Lipari in occasione della grande festa organizzata dalla famiglia di Raffaele China con i figli Michele e Vincenzo, per ricordare il Professore, come veniva chiamato il tecnico che lo aveva lanciato nel calcio che conta.
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