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Il SalinaDocFest di Giovanna Taviani quest'anno sarà all’insegna Donne Confini

Al festival di settembre, sull’isola proiezioni, incontri, spettacoli dal vivo e l'omaggio ad Agnès Varda

Il SalinaDocFest di Giovanna Taviani 17esima edizione sarà all’insegna dello slogan “Donne Confini”. E’ stato presentato a Roma e sono stati annunciati i sei titoli del concorso. E’ intervenuto anche il regista francese Nicolas Philibert, che è stato premiato dall'assessore Miguel Gotor con la medaglia di Roma e che ha illustrato il suo ultimo lavoro, Sur l’Adamant, vincitore dell'Orso d'Oro alla Berlinale 2023.

Al festival di settembre, sull’isola proiezioni, incontri, spettacoli dal vivo e l'omaggio ad Agnès Varda. Tra gli ospiti e premiate la cineasta iraniana cineasta Firuozeh Khosrovani, la regista e attrice Valeria Golino con Francesca Marciano, sceneggiatrice della nuova serie tv Sky Original L'arte della gioia e Isabella Ragonese, al debutto da regista con il documentario su Rosa Balistreri.
“Ricco di iniziative e anteprime – spiega la fondatrice Giovanna Taviani - il programma del Salina Doc Fest, che quest'anno si focalizzerà sulla figura femminile nelle sue azioni audaci e coraggiose che hanno segnato la storia e il linguaggio cinematografico.: Continua il nostro discorso sull’Isola come metafora femminile il cui unico confine è il mare. Nel nuovo concept realizzato da QMI Stardust, dalle acque profonde delle Isole Eolie emerge un’isola che ha i contorni mutevoli e fuggenti di una donna: è l’isola di Salina, detta anche Didyme, che nel greco antico significa gemella, per i due coni di vulcano che la attraversano e che visti dal mare sembrano i seni di una dea supina emersa dall’acqua, con lo sguardo rivolto verso un nuovo orizzonte di libertà”.

“L’urgenza del tema – aggiunge la “figlia d’arte” di Vittorio (deceduto cinque anni fa a 88 anni) che con lo zio Paolo sono assidui frequentatori dell’isola dove hanno casa tanto da divenire cittadini onorari dei Comuni eoliani - nasce da una riflessione su quanto sta accadendo oggi nel mondo, a cominciare dalla nuova rivoluzione iraniana, il cui slogan Donna Vita Libertà restituisce alle donne un ruolo di protagonismo attivo per un rinnovamento globale della società in senso democratico. Alla cinematografia femminile iraniana e alle sue protagoniste il Salina Doc Fest dedicherà un Focus Donne e Iran, nella speranza, e nella convinzione, che l’unico modo per aiutare il movimento delle donne iraniane è parlare di loro. Non farle sentire sole”.
In primis, il festival si onora di presentare un Omaggio ad Agnès Varda, regista, sceneggiatrice e fotografa belga, esponente di spicco della Nouvelle Vague con una sorpresa: il dialogo tra la Varda e Cecilia Mangini, in un’intervista inedita realizzata da Paolo Pisanelli.
Foto notiziarioeolie.it

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