LIPARI. La maggioranza del Consiglio comunale di Lipari tra le polemiche ha approvato il nuovo piano per i rifiuti che riguarda sei delle sette isole Eolie: Salina, con tre Comuni si è staccata. Si tratta in particolare del piano finanziario per la gestione del servizio integrato di raccolta e smaltimento rifiuti. L’obiettivo della giunta Giorgianni di concerto alla Srr, la società diretta da Mimmo Fonti, è di arrivare il prossimo anno al 65% di differenziata. Lo prevede anche la nuova legge che impone delle penalizzazioni per la società che gestisce il servizio.
Ora si dovrà decidere se effettuare una gara d’appalto o affidarlo in house. Già sono state costituite le prime cooperative. Nel contempo, la società «Exo Seib» di Giarratana che gestisce il servizio ha comunicato che da fine ottobre lascerà perché con gli attuali quattrini non è più in grado di portarlo avanti.
I trenta operatori ecologici hanno anche inscenato una manifestazione di protesta davanti alla sede della Srr per avere garanzie per il loro futuro. Il nuovo affidamento del servizio potrebbe essere effettuato per dieci anni. Il costo tra spazzamento e raccolta, trasporto con i camion e con il traghetto dedicato è di circa 5 milioni di euro l’anno. Adesso si sta tentando di ridurre i costi del traghetto: si sta valutando se trasportarli con i traghetti di linea cosi’ come sono intenzionati a fare gli amministratori di Salina.
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