MILAZZO. La guerra di decibel tra i locali che mettono la musica a tutta volume per "rubarsi" i clienti, portata avanti dai gestori dei pub del Borgo antico, oltre ad infastidire i numerosi residenti cominciano a "disturbare" gli stessi giovani che, nei fine settimana, frequentano in massa questo "angolo di storia" anche per discutere dei problemi che li attanagliano. Secondo un gruppo di frequentatori, "questa politica portata avanti non fa altro da un lato a rendere impossibile la vita ai residenti, dall'altra indispettire i clienti che non riescono nemmeno a parlare".
Gli stessi giovani, in una lettera aperta hanno però precisato: "Siamo favorevoli all'intrattenimento musicale, ma non alla musica assordante che rende la caratteristica stradina della "movida" milazzese, una vera e propria discoteca. Crediamo che lo stile di questa zona debba essere diverso e siamo certi che anche molti titolari di ritrovi concordino con questa nostra richiesta. Ben venga la musica - tra l'altro a quanto pare Milazzo è una delle poche località che ha la proroga oltre l'ora stabilita - che anima i locali, ma non crediamo abbia senso arrivare a situazioni assurde che finiscono solo per infastidire i clienti e magari indurli ad una rapida consumazione perché non è possibile neppure parlare ai tavoli".
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