LIPARI. Disastro spiagge nelle Eolie. Le piu' "modaiole" sono ormai in via di estinzione. L'ex spiaggia bianca di pomice famosa in tutto il mondo non esiste piu', a Vulcano il mare ha inghiottito il litorale delle sabbie nere, a Salina nel borgo di Pollara il litorale tanto caro a Massimo Troisi, ridotto ai minimi termini, è stato anche chiuso per la caduta di massi. Questo è il quadro sconfortante che emerge nell'arcipelago che dovrebbe puntare proprio sulle belle spiagge per un ulteriore richiamo turistico, considerato che nelle isole delle vacanze si va proprio alla ricerca di "incantevoli litorali".
Lipari: l'ex spiaggia bianca di pomice a Papisca ormai non esiste da decenni. Dopo che per la solita "querelle locale" a suon di denunce è stato vietato di depositare i resti della lavorazione della pietra lungo la montagnola che veniva alimentata con un manto soffice che arrivava fino al mare. Poi la mazzata finale con la chiusura della società "Pumex" che lavorava la pietra vulcanica esportata in tutto il mondo, perché le Eolie son divenute "Patrimonio dell'Umanità" dell'Unesco e, non si poteva continuare a "tagliare a fette" la montagna. Il luogo mozzafiato aveva avuto la sua consacrazione con alcune scene del film "Kaos" dei fratelli Paolo e Francesco Taviani. Era un incanto: i turisti potevano rotolarsi dalla montagna fino al mare. Arrivando in barca la visione era suggestiva: sembrava un tutt'uno "neve-mare". Ancora oggi circolano cartoline con la spiaggia con il manto bianco e il mare colore piscina. Poi i turisti arrivano sull'isola ma non la trovano piu': da bianca è diventata…nera. Il sindaco Marco Giorgianni "tra i nostri progetti vi è il recupero della spiaggia di pomice. Abbiamo avviato l'iter per riqualificare l'area di Porticello". Nella maggiore isola delle Eolie non è l'unico litorale che ha subito una metamorforsi. Porto delle Genti, spiaggia del centro abitato di Lipari, è stata inghiottita dal mare. La giunta Giorgianni attraverso il finanziamento di 2 milioni e mezzo per la messa in sicurezza dei torrenti, punta al ripascimento. L'associazione di Francesco Valastro con una spesa di 70 mila euro avrebbe risolto il problema. A Marina Lunga la battigia è quasi scomparsa e basta una sciroccata e il mare arriva nei negozi e nelle case.
ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI MESSINA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA
Caricamento commenti
Commenta la notizia