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Neonato operato al cuore con la procedura ibrida a Taormina

Il piccolo, con appena un giorno di vita, era affetto dalla grave cardiopatia congenita, diagnosticata dai cardiologi del Centro già in gravidanza

TAORMINA. A Taormina un intervento all'avanguardia per salvare la vita a un neonato di Latina. A cuore aperto e con tecniche nuove, sperimentate presso il Centro cardiologico pediatrico "Mediterraneo - Bambino Gesù". Ad eseguirlo con successo è stato un famoso esperto americano, ospite ieri nella struttura sanitaria. Il professor Mark Galantowicz, cardiochirurgo padre della "procedura ibrida", ha operato nella sala di emodinamica interventistica, avviando di fatto la nuova terapia contro la "sindrome del cuore sinistro ipoplastico", una delle patologie più pericolose e a rischio di morte per i bambini.

Il piccolo, con appena un giorno di vita, era affetto dalla grave cardiopatia congenita, diagnosticata dai cardiologi del Centro già in gravidanza, grazie all'ecocardiofetale effettuata al quinto mese di gestazione. La mamma aveva concordato con gli specialisti di partorire proprio a Taormina, nel reparto di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale San Vincenzo. E così è stato. Subito dopo il parto, il bimbo è stato trasferito al Ccpm, dove è stata definitivamente accertata la patologia. L'intervento è andato bene, come riferiscono dal Centro sanitario. Il neonato è ricoverato nel reparto di Terapia intensiva, dove resterà ancora qualche giorno, in attesa di riprendere tutte le sue normali funzioni. Il cardiochirurgo americano, invitato dal presidente del "Bambino Gesù" di Taormina, Giuseppe Profiti, eseguirà anche un secondo intervento su un bimbo di tre anni. E. Ia.

 

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