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Servizi a rischio, gli operatori sociali occupano il Comune di Messina

L’amministrazione non ha ancora reperito il milione e 600 mila euro necessario per la prosecuzione dei servizi. Per oggi la Cgil ha indetto lo sciopero

MESSINA. Da ieri mattina gli operatori sociali di Fp Cisl e Uil hanno «occupato» la sala del Consiglio comunale. Oggi lo sciopero del personale iscritto alla Fp Cgil. È in totale fermento il settore dei Servizi sociali perché l’amministrazione comunale non ha ancora trovato il milione e seicentomila euro necessario per consentire i pagamenti alle cooperative private sociali - che operano per conto del Comune - e dunque i servizi anche per il mese in corso e per dicembre. La delegazione di Cisl e Uil era guidata dal segretario provinciale Fp Cisl Calogero Emanuele e dall’aziendale Saro Contestabile. In protesta ieri pure un ex consigliere comunale, Salvatore Ticonosco.

Da giorno 15 sono a rischio stop l’assistenza domiciliare, il trasporto nelle scuole agli studenti disabili, i Centri di aggregazione giovanile, «Casa Serena». Così i due sindacati confederali hanno deciso di passare alle vie di fatto con la protesta nell’aula consiliare. Non saranno a lavoro oggi gli operatori legati alla Funzione Pubblica Cgil con sit-in a Palazzo Zanca dopo il presidio diurno e notturno degli ultimi sette giorni. «Nessuna risposta in merito alla prosecuzione dei servizi sociali gestiti dal Comune - dice la segretaria Fp Cgil Clara Crocè - a rischio i lavoratori che in atto gestiscono i tre asili nido San Licandro, Camaro e Angolo del Cucciolo, l’assistenza domiciliare agli anziani, i Cag, il trasporto nei centri riabilitativi e l’assistenza domiciliare ai disabili. Dopo una settimana di nostra occupazione davanti al Comune, ancora non abbiamo contezza in merito al reperimento delle somme necessarie per il mantenimento dei servizi – continua Crocè -. A rischio anche l’aggiudicazione di alcune gare».

 

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