MESSINA. Sfratto esecutivo forzato per una famiglia che ha una bambina disabile e altri tre fratellini. Il quarto tentativo nel giro di pochi mesi. E a gennaio dovranno lasciare casa. A denunciarlo è la sezione del sindacato di base che tutela chi è sotto il cosiddetto sfratto incolpevole. Cioè chi non paga perché ha perso il lavoro e non ha più uno stipendio su cui contare. L'Asi Cub chiede al Comune di intervenire con soluzioni immediate:contributo e alloggi alternativi.
E l'unione inquilini intanto fornisce numeri sull'emergenza sfratti inquietanti. "La famiglia M. - scrive l'Asia Cub. ha subito il quarto accesso di sfratto esecutivo forzato, e per fortuna è riuscita ad ottenere un rinvio fino al 15 gennaio 2015, essendo beneficiaria del Decreto del Ministero delle Infrastrutture che prevede la graduazione della forza pubblica e l'accompagnamento sociale ad opera del Comune". Ma attenzione avverte il sindacato: "Poiché si tratta solo di un rinvio , la famiglia M. ed i loro bambini, tra cui una bimba disabile, si ritroveranno a vivere tra circa 2 mesi, lo stesso incubo e la prossima volta sarà il quinto sfratto esecutivo forzato. Se siamo riusciti ad ottenerlo grazie alla graduazione della forza pubblica e grazie anche ad una trattativa verbale con l'Ufficiale Giudiziario".
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