MESSINA. La tragedia è stata evitata solo grazie all’istinto di un’insegnante che ha messo al primo posto l’incolumità e la serenità dei suoi piccoli alunni invitandoli ad uscire dall’aula “come quando facciamo l’esercitazione di evacuazione per il terremoto”. Poteva aveva conseguenze gravissime l’esplosione di una bomba carta avvenuta martedì scorso alla scuola «Mazzini - Gallo», una delle scuole più conosciute della città.
Una bravata o l’opera di qualche incivile sarebbero alla base del gesto ma nulla è escluso. Molto probabilmente si è trattato di un potente petardo, appoggiato tra la persiana e la finestra di un’aula al primo piano che sporge sulla via Attilio Regolo. La deflagrazione, avvenuta intorno a mezzogiorno, ha mandato in frantumi i vetri di una finestra danneggiando parte dell’infisso. Solo l’istinto e l’esperienza di Angela Catania, l’insegnante che in quel momento stava svolgendo la sua lezione davanti a 24 bambini di seconda elementare, ha evitato che le schegge di vetro finissero sui piccolini. Appena si è accorta che c’era del fumo vicino alla finestra, ha mantenuto la calma chiedendo ai bambini di uscire dall’aula. Una manciata di secondi prima che ci fosse l’esplosione, le schegge del vetro sono finite sugli zaini dei bambini.
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