TAORMINA. Le disastrate finanze del Comune di Taormina ancora una volta nel mirino della Sezione di controllo della Corte dei conti che, in attesa che venga approvato il piano di riequilibrio pluriennale, boccia il bilancio consuntivo con pesanti rilievi e con deliberazione 241/2014/PRSP chiede che entro 60 giorni vengano comunicate le eventuali misure correttive adottate. La relazione della Sezione ha mosso rilievi su tutti gli 11 punti oggetto di deferimento ma l'attenzione dei giudici contabili si è soffermata su debiti fuori bilancio, gestione dei residui e anticipazioni di tesoreria.
Sul primo punto la relazione evidenzia "la presenza di debiti fuori bilancio integralmente riferiti alla parte corrente per 1.085.506 euro (rispettivamente riferiti per 1.060.506 euro a sentenze esecutive e per 25.000 euro a procedure espropriative e di occupazione di urgenza), unitamente alla presenza di debiti in attesa di riconoscimento, pari a 40.254.233 euro derivanti da sentenze esecutive avverso le quali è stato proposto reclamo giurisdizionale". Pesanti anche i rilievi sulla gestione dei residui, con la violazione di tre "parametri di deficitarietà": nel rapporto tra residui di nuova formazione dei titoli I e III delle entrate e valori di accertamento si registra una percentuale pari al 64,34% rispetto alla soglia massima consentita del 42% (11.772.737 euro su 18.296.915); nel rapporto tra ammontare complessivo dei residui attivi provenienti dalla gestione residui dei titoli I e III ed entrate di competenza la percentuale è del 74,23 % contro una soglia del 65% (13.581.585 euro su 18.296.915); nel rapporto tra residui passivi del titolo I ed impegni di spesa corrente la percentuale schizza addirittura al al 99,53% contro un limite previsto del 40% (24.355.148 euro su 24.470.779).
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