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Truffa alla Regione, sequestrata la Torre medievale di Brolo

Gli indagati avrebbero percepito indebitamente finanziamenti erogati dalla Regione Siciliana nel 2009 e nel 2010, per la ristrutturazione della Torre Medievale e del suo borgo e per la realizzazione della manifestazione culturale denominata Medievalia,

BROLO. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Messina hanno sequestrato la Torre Medievale di Brolo, in provincia di Messina, e un immobile di proprietà di Nino Germanà, 48 anni, rappresentante legale dell'associazione Culturale Pickwick.

Il provvedimento è in esecuzione di un'ordinanza di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, emessa dal Gip del Tribunale di Patti Ines Rigoli, su richiesta del pm Rosanna Casabona. Sono inoltre stati notificati gli avvisi di conclusione indagini e le informazioni di garanzia a Germanà, Antonino Armenio, 48 anni, e a T.R. e P O.V. indagati per truffa aggravata, mentre R.A., I.P. e S.A. che dovranno rispondere del reato di riciclaggio.

Gli indagati avrebbero percepito indebitamente finanziamenti pubblici erogati dalla Regione Siciliana nel 2009 e nel 2010, per la ristrutturazione della Torre Medievale e del suo borgo e per la realizzazione della manifestazione culturale denominata Medievalia, tenuta nel comprensorio della torre. Le false fatture, presentate per ottenere il contributo relativo alla ristrutturazione della torre e la fruizione del borgo medievale, avevano ad oggetto l'acquisto di materiale promo-pubblicitario, e sono state emesse, anche in epoca successiva alla cessazione dell'attività, dal titolare di una tipografia sita in Brolo.

Gli indagati - dice la Gdf - al fine di documentare all'Ente la regolarità dei pagamenti, hanno posto in essere un sistema fraudolento consistente nell'eseguire disposizioni di bonifici e nell'emettere numerosi assegni circolari a favore del titolare della tipografia compiacente. Quest'ultimo avrebbe restituito a Germanà l'importo dei bonifici in contanti e gli assegni circolari, che sono stati incassati da soggetti terzi, per eluderne la tracciabilità finanziaria.

L'indagato Germanà è cugino omonimo di Nino Germanà, deputato regionale del Nuovo CentroDestra. Lo specifica lo stesso politico precisando di non essere coinvolto nella vicenda.

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