MESSINA. Trentotto giorni di vita sempre trascorsi in ospedale, due dei quali in agonia al policlinico di Messina, nelle stanze del reparto di terapia neonatologica intensiva diretto dal professore Ignazio Barberi. Il piccolo Mattia, nato prematuro all’ospedale di Siracusa dopo che la madre aveva fatto un breve passaggio all’ospedale di Bronte, è morto venerdì sera dopo aver fatto tappa in due diversi ospedali: Siracusa e Messina.
Di mezzo c’è la mancanza di disponibilità di posti al reparto di terapia intensiva di Catania. Per questo la madre di Mattia viene trasferita, dopo essere stata portata a Bronte, a Siracusa dove partorisce. Ma a Mattia, nato prematuro, viene diagnosticato un «distress respiratorio» e ne viene disposto il trasferimento a Messina. E così l’intero percorso di Mattia, dalla prima tappa di Bronte, alla nascita a Siracusa, alla morte a Messina, finisce su un fascicolo depositato in procura a Catania dai genitori.
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