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Rischio sismico a Messina, fondi bloccati

Il denaro stanziato, un milione e mezzo per il capoluogo, è pronto ma non si può utilizzare per un corto circuito burocratico alla Regione

MESSINA. I soldi per l'adeguamento sismico degli edifici privati ci sono ma non si possono utilizzare per un corto circuito burocratico che ha fermato ogni cosa alla Regione. Nella città con il più alto rischio sismico d'Italia non si utilizzano i soldi stanziati dalla protezione civile nazionale: tre milioni e mezzo di euro per la Regione Sicilia dei quali un milione e mezzo destinati alla città dello Stretto.

Si tratta di somme relative al 2013 a cui andrebbero aggiunte le somme del 2014 e quindi quelle dell'anno in corso. La denuncia è dell'Ordine degli ingegneri che aveva già scritto inutilmente alla Regione e adesso ha investito della cosa la Consulta regionale dell'Ordine chiedendo di intervenire tanto a Roma quanto a Palermo.

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