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Sistema di favori per gli esami, sei condanne a Messina

MESSINA. Cade l'accusa di associazione mentre restano in piedi altre ipotesi. E' arrivata nel tardo pomeriggio la sentenza il processo scaturito dall'operazione "Campus" l'indagine condotta dalla Dia nel 2013 che aveva acceso i riflettori su un sistema di favori ed intercessioni per cercare di condizionare l'esito di esami universitari ed i risultati dei test di accesso alle facoltà a numero chiuso. La sentenza è della Prima sezione penale del Tribunale presieduta dal giudice Massimiliano Micali e composta dai giudici Maria Pina Scolaro ed Eugenio Fiorentino. Disposte sei condanne.

La condanna più elevata, 10 anni 6 mesi e 13.700 euro di multa è stata inflitta a Domenico Antonio Montagnese, i giudici hanno escluso l'aggravante mafiosa. Sono stati inoltre condannati: Salvatore D'Arrigo a 3 anni 8 mesi e mille euro di multa, il professore Marcello Caratozzolo a 2 anni 8 mesi e 800 euro di multa, l'ex consigliere provinciale Santo Galati Rando ad un anno 4 mesi e 1200 euro di multa, pena sospesa, Alessandra Taglieri ad un anno e mille euro di multa, pena sospesa e Massimo Pannaci a 5 anni e 8mila euro di multa.

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