Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Ospedale Piemonte di Messina, il reparto di Medicina "chiude per ferie"

Da domani stop ai ricoveri, i quattro posti trasferiti al Papardo. Il manger Vullo: «Una soluzione temporanea». Il comitato: «Inizia smantellamento»

MESSINA. Da domani niente più ricoveri al reparto di Medicina dell'ospedale Piemonte. Il reparto della struttura del viale Europa chiude per ferie. I quattro posti di medicina del Piemonte sono trasferiti al Papardo. I ricoveri che si effettueranno in pronto soccorso verranno trasferiti in ambulanza al Papardo. Secondo il comitato "Salvare il Piemonte" è iniziato il graduale smantellamento dell'ospedale contrariamente a quanto promesso dai deputati regionali e dagli stessi vertici dell'ospedale. Michele Vullo, manager del Piemonte Papardo smentisce e parla di impossibilità temporanea di tenere in piedi quei posti per carenza di organico.

Secondo un protocollo firmato dai vertici dell'azienda Papardo Piemonte e da quelli del centro neurolesi al Piemonte accanto all'attività del neurolesi dovrebbe restare un pronto soccorso dotato di una di certa capacità chirurgica con 34 posti: 12 di medicina, 8 di ortopedia 8 di chirurgia generale, 4 di rianimazione 2 di terapia intensiva cardiologica. La chiusura di medicina, secondo Silvano Arbuse, medico del Piemonte e componente del comitato direttivo di Salvare il Piemonte va in senso opposto. Va a violare l'accordo. La replica di Michele Vullo manager dell'azienda Papardo-Piemonte: "Nessuno smantellamento. Quel reparto chiude perché l'organico non riesce a garantire il piano ferie. Si trasferisce momentaneamente. Il piano continua a prevedere 12 posti di medicina cioè tre volte di più di quelli attuali. Se la fusione avverrà come spero entro l'estate non saremo noi a riaprirlo ma sarà il Neurolesi. Altrimenti vedremo come fare".

Digital Edition
Dal Giornale di Sicilia in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Caricamento commenti

Commenta la notizia