MESSINA. Spiagge sporche e molto più corte. La stagione balneare si presenta nel peggiore dei modi ai messinesi. Nessuno né volontari né amministrazione ha pulito le spiagge che vanno dalle porte della città sino a Ponte Gallo da un lato e sino a Tremestieri dall'altro. Le uniche oasi sono i lidi che non sono però proprio a buon mercato. Le spiagge libere sono piene di bottiglie, carte e rifiuti ingombranti. Ma quel che è peggio sono molto più corte. Il mare, quest'inverno, ha continuato l'erosione delle coste. A San Saba resta poco della spiaggia meravigliosa che sorge davanti alle montagne di sabbia. E' il luogo dove c'è stato il maggiore arretramento. Arretramenti significativi si registrano però anche a Mezzana, a Tono, a Casa Bianca.
Secondo uno studio effettuato dall'Università, ad Ortoliuzzo, restano zero chilometri di spiaggia. Alla foce del torrente Gallo nel 2011 c'erano 40 metri e adesso ce ne sono 13. Alla foce del torrente Tarantonio c'erano 26 metri, ce ne sono 8. E ancora: a Rodia ovest c'erano quasi 48 metri di spiaggia, ce ne sono 45. A Rodia Est c'erano 27 metri ce ne sono 123. Nessuna bandiera blu è stata assegnata dalle organizzazioni internazionali nelle scorse settimane alle spiagge messinesi che, a causa della mancata stesura del piano di utilizzo delle spiagge demaniali da parte del Comune restano nelle mani della Regione.
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