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Alluvione a Giampilieri, Accorinti non vuole risarcire i danni

Raddoppiato il collegio di difesa nella causa con i cittadini parte civile

MESSINA. Il possibile risarcimento danni a carico del Comune per l'alluvione che il primo ottobre 2009 provocò morti, feriti e sfollati a Giampilieri superiore e nei villaggi limitrofi mette paura all'ente pubblico. Per questo nel processo penale al tribunale che vede i cittadini "colpiti" che si sono costituiti Parti civili contro il Comune ma anche contro la presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione e i Comuni di Scaletta Zanclea e Itala l'amministrazione Accorinti raddoppia gli avvocati per evitare danni ai bilanci ridotti al lumicino. La giunta comunale ha incaricato Giuseppe Losi di affiancare l'altro legale dell'ente, Bonaventura Candido, nella difesa.
I cittadini di Giampilieri superiore che si sentono danneggiati con atti notificati tra il novembre 2012 e il gennaio 2013 hanno citato Palazzo Zanca quale responsabile civile dai danni e hanno richiesto oltre alla responsabilità penale degli imputati pure la condanna solidale dell'ente al risarcimento. In caso di pagamento per Palazzo Zanca, in stato di predissesto, sarebbe una mannaia.

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