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Il vescovo di Messina in lacrime: lascio solo perché sto male

Dopo le dimissioni, il capo della Diocesi di Messina Calogero La Piana respinge le accuse di un buco da 8 milioni nei conti

MESSINA. "Avrei tanto voluto uscire di scena in silenzio, ma le illazioni che hanno seguito l'annuncio delle mie dimissioni, mi hanno costretto a spiegare meglio le mie ragioni". A dirlo l'arcivescovo di Messina Calogero La Piana durante una conferenza stampa riferendosi alle polemiche e alle illazioni sulle sue dimissioni per "motivi di salute" annunciate due giorni fa.

In alcuni siti d'informazione on line, infatti si sarebbe insinuato che le dimissioni del prelato erano dovute a problemi economici per degli ammanchi all'interno della Chiesa messinese. Contestati anche i rapporti tra Curia e Tirreno Ambiente, la società che gestisce la discarica di Mazzarrà Sant'Andrea, anch'essa al centro di inchieste giudiziarie. Tirreno Ambiente difatti avrebbe finanziato alcune feste parrocchiali.

"Mi sento logorato nel fisico e nello spirito - spiega La Piana - voglio continuare a servire ma in modo più appropriato alle mie condizioni. Bucolo è stato un seminarista, ma questo non vuol dire nulla. Come tanti, giovani ha iniziato un cammino di formazione che non tutti portano a termine. E' normale che si instaurino amicizie e rapporti. L'allusione della stampa alle parrocchie e Don Giuseppe Brancato sono soltanto legati al fatto che Bucolo ha sempre vissuto dentro la comunità cristiana. Prima di scrivere bisogna conoscere. Ho notato molti raccoglitori e spargitori di fango che annientano la dignità della persona. Intanto questa Chiesa è stata distrutta, così come la mia famiglia e chi mi sta vicino. Ho servito la città per come ho potuto ma non la lascio bene. Le vicende politiche non hanno certo aiutato questo popolo che è privo di identità e carattere".

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