LIPARI. In consiglio comunale all'unanimità ha lanciato l'ennesimo "Sos" per l'ospedale sempre piu' con l'ossigeno. Antonio Casilli, Gruppo misto, ha ribadito che si rischia il collasso: "Già un anno fa avevo detto che avrebbero accorpato l'ospedale di Lipari con Milazzo e Barcellona. L'unico valido documento è il piano aziendale e la rimodulazione della pianta organica che ridimensiona notevolmente il nostro presidio. Avevamo una bellissima struttura con tanti servizi ed autonomia.
Oggi in piu' abbiamo 10 posti per la lungodegenza. Ma non è stata aumentata la specialistica e neppure potenziata la diagnostica. Sono stati invece spesi milioni di euro per realizzarla. Non si comprende perchè con le nostre peculiarità siamo stati accorpati. Mai era successo che tutti i sindacati insieme avessero bocciato un piano aziendale. E' anche accaduto che grazie all'ospedale di Lipari abbiamo ottenuto il reparto di ostetricia e ginecologia con relativo primario e poi il tutto è stato trasferito a Milazzo. Per non parlare dell'assenza dell'ortopedico e dei viaggi della speranza per coloro - sempre di piu' - che vanno a fare chemioterapia a Taormina. Ci sono diversi infermieri che si sono specializzati ma ancora a Lipari non si può fare. Eppure ci sono 100 persone che giornalmente partono per la terapia. C'è qualcuno che addirittura si sta vendendo la casa. Se occorre una apparecchiatura che costa 6 mila euro, facciamo una colletta e la compriamo noi perchè il personale qualificato c'è.".
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia